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Domodossola cancella il corteo del 25 aprile ma l’Anpi non ci sta

Domodossola, città simbolo della Resistenza, è stata sede della Repubblica dell’Ossola, primo esempio, nel settembre-ottobre 1944, di autogoverno di un territorio liberato

Gabriele Farina

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DOMODOSSOLA – Polemiche a Domodossola dopo che il sindaco Lucio Pizzi ha deciso di cancellare il corteo del 25 aprile e l’esibizione della banda per seguire la raccomandazione del Governo alla “sobrietà” nei festeggiamenti in omaggio ai 5 giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco.

La decisione è stata però fortemente contestata dall’Anpi. “Siamo veramente contrariati da questa scelta – afferma il presidente Franco Chiodi – sulla quale tra l’altro avremmo auspicato anche un minimo di confronto. Riteniamo che il rispetto del lutto nazionale non sia infranto da un corteo. Quindi noi come Anpi proporremo di partecipare a un concentramento davanti al Comune poi insieme fino a Piazza Matteotti dove parteciperemo agli eventi già programmati in precedenza”.

Domodossola, città simbolo della Resistenza, è stata sede della Repubblica dell’Ossola, primo esempio, nel settembre-ottobre 1944, di autogoverno di un territorio liberato.

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