CronacaMeteoPiemonte
Allerta meteo su Piemonte e Valle d’Aosta: a rischio le zone alpine nordoccidentali e settentrionali piemontesi
A rischio valli di Lanzo, del Canavese, del Biellese, della Valsesia, dell’alto Novarese e del Verbano-Cusio-Ossola e la parte sud-orientale della Valle d’Aosta

TORINO – Ci attendono due giorni di maltempo che stanno portando a un allarme arancione sulla regione Piemonte e sulla Valle d’Aosta con particolare riguardo sulle zone alpine nordoccidentali e settentrionali con particolare attenzione sulle valli alpine soprattutto su valli di Lanzo, del Canavese, del Biellese, della Valsesia, dell’alto Novarese e del Verbano-Cusio-Ossola.
Andrea Vuolo il metereologo del TG3 Piemonte dalla sua pagina Andrea Vuolo – Meteo in Piemonte fa il punto della situazione:
Il Piemonte si appresta a vivere una delle ondate di maltempo più intense dell’ultimo decennio, quantomeno considerando un intervallo temporale di 48 ore. Sui settori nord-occidentali della nostra regione gli accumuli pluviometrici iniziano a farsi già piuttosto rilevanti, con picchi di oltre 150 millimetri in 24 ore (addirittura ben 230 millimetri a Valstrona Sambughetto, nel Verbano). Iniziare ad arrivare anche le prime segnalazioni di allagamenti e colate di fango da alcuni tratti collinari e di bassa montagna, specie da quelle aree interessate dai nubifragi e temporali stazionari attivi dalla serata di martedì e da questa notte.
Nulla di buono, purtroppo, dagli aggiornamenti dei modelli numerici per le prossime 36 ore. Il clou dell’ondata di maltempo si appresta infatti a raggiungere il Piemonte e ci accompagnerà fino al tardo pomeriggio di domani, giovedì, con frequenti fasi caratterizzate da precipitazioni forti o molto forti, localmente persistenti sui contrafforti montuosi esposte all’intenso flusso di Scirocco, specie tra le valli di Lanzo, del Canavese, del Biellese, della Valsesia, dell’alto Novarese e del Verbano-Cusio-Ossola (nonché l’estrema Valle d’Aosta sud-orientale), dove complessivamente gli accumuli pluviometrici potranno raggiungere (o talora superare) anche la soglia dei 350-400 millimetri d’evento.
Questa volta ammetto di essere un po’ preoccupato per alcune zone. L’estremo flusso di vapore e di acqua precipitabile che sarà avvettato dai venti di Scirocco, in direzione dell’arco alpino piemontese, sembra davvero eccezionale. Tra mercoledì sera e giovedì pomeriggio, inoltre, verso la Corsica andrà approfondendosi un minimo di pressione che si porterà addirittura verso i 990 hPa traslando gradualmente verso il Golfo Ligure, con caratteristiche termodinamiche simil-tropicali e a cui seguiranno venti forti o a tratti molto forti a tutte le quote, anche su pianure e colline, specie giovedì mattina.
L’avvezione di vorticità e l’effetto di sbarramento orografico verso le Alpi Graie e Pennine risulterà massivo, con nubifragi stazionari e persistenti che potranno dar luogo a importanti piene di tutto il reticolo idrografico del Piemonte occidentale e settentrionale, nonché diffuse criticità idrogeologiche fino in prossimità delle alte pianure pedemontane adiacenti i rilievi. Gli affluenti alla sinistra del Po, come la Dora Riparia, l’Orco e la Stura di Lanzo potranno, inoltre, determinare il raggiungimento di un’ordinaria criticità anche del Po a Nord di Torino. Importante sarà anche il monitoraggio della quota neve, vista l’abbondante nevicata che caratterizzerà tutto l’evento perturbato al di sopra dei 2.200-2.400 metri, dove sono attesi fino ad oltre 150-200 centimetri di neve fresca.Le proiezioni delle prossime 36 ore inquadrano una possibile quota delle nevicate oscillante tra i 1.800 e i 2.200 metri all’interno delle valli, ma anche superiore ai 2.300 metri sulle valli più esposte ai miti venti da Sud-Sudest, seppur in calo tra mercoledì sera e giovedì mattina fino a 1.400-1.700 metri entro le valli grazie a possibili condizioni di omotermia favorite dai ratei precipitativi molto forti.
Il veloce approfondimento di una saccatura atlantica sul mediterraneo occidentale determinerà, nel corso dei prossimi giorni, una fase di marcato maltempo su parte dell’Italia, in particolare sul Nord-Ovest e settori occidentali con precipitazioni persistenti ed abbondanti. La stessa perturbazione favorirà anche una decisa intensificazione dei venti al Centro-Sud.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede dalle prime ore di domani, mercoledì 16 aprile, precipitazioni diffuse, persistenti, anche a carattere di rovescio o temporale e con cumulate anche molto elevate su Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia con particolare riferimento ai settori alpini e pedemontani. L’avviso prevede precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sardegna, in estensione ad Emilia-Romagna, Toscana, e Veneto. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Dalla mattina di domani si prevedono venti da forti a burrasca dai quadranti meridionali su Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Campania, settori costieri di Lazio, Abruzzo e Molise. Possibili mareggiate lungo le coste esposte.
Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani, mercoledì 16 aprile, allerta arancione su parte di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Sardegna. Inoltre, è stata valutata allerta gialla su gran parte di Sardegna, Umbria, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Valle d’Aosta e Piemonte.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.
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