CulturaTorino
Torino Fringe Festival apre con ULTRAvarietà de La Conventicola degli Ultramoderni
Una serata dal fascino retrò, realizzata in collaborazione con Salone OFF 2025 e Club Silencio

TORINO – Lo spettacolo ULTRAvarietà! Dal trapassato prossimo al futuro anteriore de La Conventicola degli ULTRAMODERNI – il cabaret italiano per eccellenza diventato un luogo cult della Città Eterna – inaugura la 13esima edizione del Torino Fringe Festival “La vita è un Varietà” e porta in scena l’intera kermesse romana con 14 artisti pronti a far rivivere i fasti del varietà tra numeri di burlesque, canzoni d’epoca, sketch comici e coreografie spettacolari. Nel tempio storico dello spettacolo torinese, a Le Roi Music Hall, martedì 13 maggio alle ore 20.30, andrà in scena un tributo alla grande tradizione del varietà e della rivista italiana con un tuffo nel passato tra dive sciantose e maliarde, fini dicitori e macchiettisti, soubrette e performer, musicisti e ballerine.
Una serata dal fascino retrò, realizzata in collaborazione con Salone OFF 2025 e Club Silencio, che farà rivivere il fascino delle scene calcate da Isa Bluette, Macario e Wanda Osiris: dai repertori jazz alla satira pungente, dalla seduzione delle dive burlesque all’ironia delle macchiette, il sipario del Festival si apre su un’esperienza unica. A condurre il pubblico in un viaggio senza tempo due figure di riferimento del mondo ultramoderno: Madame De Freitas e Sior Mirkaccio e il suono dell’ULTRAcomplessino che trasporta il pubblico tra melodie sognanti e ritmi incalzanti ricreando un’atmosfera unica e coinvolgente.
La Conventicola degli ULTRAMODERNI nasce nel 2016 a Roma e diventa subito un luogo famoso in tutto il mondo per la proposta unica tra repertori perduti, personalità travolgenti atmosfere rétro e costumi sontuosi, visitato e apprezzato dalla critica e da celebrità internazionali della musica e dello spettacolo, tra cui Damiano David, Valeria Golino, Arturo Brachetti, Morgan, Johnny Depp.
L’Ultravarietà
Signore e signori, benvenuti nel salotto sfavillante di ULTRAVARIETÀ, dove il sipario si apre su un omaggio luminoso, scintillante e irriducibilmente ultramoderno alla grande tradizione del varietà e della rivista italiana! Non c’è nostalgia polverosa, ma la celebrazione viva e pulsante di un’epoca che ha fatto sognare, viaggiare e ridere, tra piume, lustrini e orchestrine d’altri tempi. Con lo spirito impavido di chi sa che il passato è una fonte inesauribile di meraviglia, la Conventicola degli Ultramoderni vi invita alla messa in scena di un viaggio dove lo spettacolo è sontuoso, la musica incantevole e racconta con brio il mondo che fu… e quello che ancora potrebbe essere.
A condurci in questa girandola di emozioni il grande Sior Mirkaccio, fine dicitore, musicista e anfitrione d’eccezione, affiancato dalla sua sciantosa per eccellenza, la divina Madame de Freitas. In questa passerella di meraviglie si avvicendano le più splendenti vedette: le ULTRAstelle a incorniciare il Varietà con le loro coreografie; il magnetico Grande Calomino, voce d’altri tempi; con il travolgente Ciccio Frisco si parte per il viaggio a Napoli, culla del varietà e del cuore canoro d’Italia; e per chi ama il brivido della risata, l’anti-comicità senza filtri del Colonnello Fernandez vi farà tornare quella tristezza che rende più importanti i momenti felici! Ma non finisce qui! Appare sul palco la cantante e performer Rose Sélavy, che ci guiderà attraverso lo specchio degli anni Venti, regalandoci il fascino di come quell’epoca veniva vista dall’America. Il tutto sarà musicato dal vivo dall’ULTRAcomplessino, con il mitico Alberto Botta alla batteria, Giuseppe Ricciardo al sassofono e Damiano Proietti al contrabbasso, per un’esplosione di ritmo e magia. E per risollevare lo spirito delle truppe della contemporaneità, ecco lei, la nostra acclamata showgirl di fama internazionale, Ginevra Joyce, che incanterà e sorprenderà facendo brillare la notte di ULTRAVARIETÀ. E, come ogni gran varietà che si rispetti, non mancherà uno sfrenato can-can delle nostre ULTRAstelle!
I personaggi
Madame De Freitas, Sua Eccellenza La Sciantosa
Presidentissima dell’ULTRAMODERNITÀ, Regina del Varietè, canta l’amore e la lussuria, luoghi esotici e gargotte nei sobborghi. Vestita di sontuosi costumi, con copricapo monumentali e cascate di piume, regala al suo pubblico emozioni e sorrisi, mistero e sensualità. Gli antichi repertori della Rivista e del Tabarin, i Tanghi e i Fox Trot, Wanda Osiris e Isa Bluette, volano intorno alla sua iconica figura. Duetta insieme al Sior Mirkaccio, inscenando passioni e memorie di un leggendario tempo che fù.
Sior Mirkaccio, Anfitrione del Varietà
Musicista, fine dicitore, cantore dei più remoti anfratti del Canzoniere italiano e internazionale, dotato di una straordinaria forza fisica e di misteriosi poteri mentali, conduce il carrozzone ULTRAMODERNO dal suo antico pianoforte o stantuffando una fisarmonica. Romantico, ironico o tragico, ballabile, cantabile o psichedelico, ogni sua manifestazione crea un legame magico con il pubblico portandolo a ogni sorta di reazione, con e senza ipnosi. Il Sior Mirkaccio si immola sull’altare del Varietà, spinto dall’amore per la Musica e lo Spettacolo, in un tempo sospeso dove è sempre notte.
Ciccio Frisco, l’ultimo Macchiettista
Fascinazioni partenopee con l’imperturbabile, inarrestabile e immarcescibile Ciccio Frisco Dal baule dei ricordi dimenticati riprendono vita Nino Taranto, Armando Gill, Totò e i pionieri della canzonetta napoletana, tra repertori di gran successo, rivisitazioni e composizioni originali. Macchiette a doppio senso, cantabili e ballabili si alternano in performance plasmate intorno agli entusiasmi del pubblico.
Calomino, il Canzoniere grammofonico
Elegante e sbarazzino, giovanissimo e vetusto, tra ritmi sincopati e melodie strappacuore, porta in scena l’amore per la canzone italiana della prima metà del ‘900. Con la sua voce profonda riprendono forma e vita swing e ritmi latini, romanticume e allegrie, successi e insuccessi d’antan. Rodolfo de Angelis, Natalino Otto, Clara Jaione e il Trio Lescano, i Telefoni Bianchi e i San Remo degli anni ’50 coesistono nella sua enciclopedica libreria canora.
Rose Selavy, Burlesque Singer
Ispirata dalla storia dell’arte e dell’illustrazione, dalle voci delle pioniere dello swing e della femminilità primi ‘900, si mette in scena con canzoni dei ruggenti albori del jazz americano e apparizioni burlesque languide e graffianti. Da boudoir senza tempo ai night club della Chicago degli anni ’20, Rose Selavy conquista il pubblico con la sua voce delicata ed espressiva, forme sinuose e abiti da sogno.
Ginevra Joyce, la Campionessa del Burlesque
Vincitrice dei più importanti contest di Las Vegas degli ultimi due anni, già Miss Burlesque Italia, con un’incredibile agenda internazionale, Ginevra Joyce è una potente miscela di ritmo e sensualità, con una silhouette da urlo, magnifici costumi e un naturale carisma in grado di catturare e intrattenere ogni tipo di pubblico. Un burlesque rovente e classico, tra orchestre jazz e trascinati blues, sguardi sornioni e sorrisi smaglianti, svenevolezze e acrobazie mozzafiato.
Colonnello Fernandez, Dittatore dell’Umorismo
L’anticomico, il peggiore artista della Storia del Varietà, non ucciderà il pubblico con le baionette ma lo torturerà con le barzellette! Con passo determinato arriva da fondo sala tra una platea sgomenta e visibilmente preoccupata, mentre un’orchestrina lo accompagna a tempo di marcetta. Il suo sorriso stampato cela un ringhio rabbioso. Tre barzellette shock! Il pubblico è disorientato, c’è chi lo schifa, una persona ride, poi due, poi altri, ha polarizzato, ha vinto. E come Nerone davanti a Roma in fiamme canta una canzonetta in sfregio all’udito della platea. Da bravo diplomatico si destreggia nelle lingue e si propone con dedizione anche alla conquista del pubblico straniero, che puntualmente lo esalta e porta in gloria.
Odette Chochotte, Burlesque Cocotte
Eterea e penetrante, maliziosa e sorniona, la sua sensualità si sprigiona in eleganti e coinvolgenti strip-tease. Evocata da avvolgenti musiche di tempi lontani, appare planando come un pink flamingo o strusciandosi come una gatta, romantica blue lady o insidiosa venere in pelliccia. Cresciuta sull’ULTRApalco si è già guadagnata importanti palcoscenici internazionali.
Le ULTRAstelle, Damigelle del Varietà
Ora maliarde e frizzanti protagoniste di coreografie burlesque, ora a incorniciare le apparizioni di Madame De Freitas, sono le figlie dell’ULTRAMODERNITÀ, l’ultima generazione di soubrette della piumata coda della storia del Varietà. Ammaliano il pubblico con la loro freschezza e con costumi di scena sfarzosi e provocanti, arricchendo lo spettacolo come gioielli preziosi.
ULTRAcomplessino, l’orchestra più piccola del mondo
Capitanati dal Sior Mirkaccio, sono in grado di affrontare ogni peripezia musicale sottolineando numeri di burlesque, accompagnando ogni canzone e alla bisogna facendo ballare lenti, swing, latini, twist e ogni sorta di ballabile mai concepito. Sono strabilianti in duo pianoforte/fisarmonica e batteria, completi con l’aggiunta di un sensuale sassofono a improvvisare melodie, pronti a grandi palchi con il motore del contrabbasso. Formazione: Alberto Botta, batteria ed effetti sonori; Peppe Ricciardo, sassofono; Damiano Proietti, contrabbasso; Sior Mirkaccio, pianoforte, fisarmonica, armonica, kazoo, fischio e fischietti.
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