Seguici su

Scuola e formazioneTorino

Accademia Cirko Vertigo, Jérôme Thomas sarà il direttore artistico del corso di Laurea triennale

Jérôme Thomas sarà il direttore artistico del corso di Laurea triennale per Artista di circo contemporaneo

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

GRUGLIASCO – A partire da ottobre 2025, e per il successivo triennio, Jérôme Thomas, riconosciuto come il padre della giocoleria contemporanea, sarà il direttore artistico del corso di Laurea triennale per Artista di circo contemporaneo dell’Accademia Cirko Vertigo, diretta e fondata da Paolo Stratta, primo e unico percorso di laurea in Italia nel settore.

Un passaggio importante, presentato in conferenza stampa a Parigi e che avviene in un momento cruciale per lo sviluppo dell’Accademia, con sede in Piemonte, e del circo contemporaneo in Italia e in Europa.

Questa collaborazione artistica porterà anche a un’altra importante novità: Thomas ha infatti deciso di donare all’Accademia una struttura storica di sua proprietà, il Cirque Lili, sede di creazione dell’omonimo spettacolo da lui diretto. Si tratta di uno chapiteau di oltre 16 metri di diametro in grado di ospitare fino a 200 persone al suo interno e che sarà sede non solo di spettacoli di circo contemporaneo, ma anche di creazione e studio per gli studenti di Cirko Vertigo.

Oltre allo chapiteau, saranno donati da Thomas anche abiti di scena indossati dagli artisti nei suoi spettacoli più iconici. Il nuovo chapiteau sarà ospitato all’interno del Parco Culturale Le Serre di Grugliasco, alle porte di Torino, sede storica dell’Accademia.

Dal 2027 l’Accademia amplierà la sua offerta formativa con una nuova sede a Mondovì, in provincia di Cuneo che, con la ristrutturazione dell’ex caserma Galliano, sarà sede della laurea magistrale.

Un progetto ambizioso e visionario quello dell’Accademia diretta da Stratta, che è stato reso possibile anche grazie al sostegno degli enti privati che hanno da subito voluto sostenere la cultura e lo sviluppo di un settore, quello del circo contemporaneo, ricco di potenzialità per i giovani talenti, quali Fondazione CRC sul territorio di Mondovì, nel cuneese, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

Chi è Jérôme Thomas

Jérôme Thomas è riconosciuto come uno dei pionieri della giocoleria contemporanea. La sua carriera è caratterizzata da una costante ricerca di innovazione, integrando elementi di danza, musica e teatro nelle sue performance. Ha contribuito significativamente all’evoluzione della giocoleria, trasformandola da semplice abilità tecnica a forma d’arte espressiva.

Ha iniziato la sua carriera nel circo e nel cabaret, vincendo una medaglia di bronzo al Festival Mondiale du Cirque de Demain nel 1984. Negli anni Novanta comincia a sviluppare un proprio linguaggio, ispirandosi alla danza contemporanea e creando la giocoleria cubica, una pratica che intreccia e alterna i movimenti degli oggetti ai movimenti del corpo, dando vita a un mélange unico di manipolazione e danza.

Si avvicina al jazz, collabora con molti musicisti e questi incontri lo indirizzano da subito verso una pratica dell’improvvisazione. È il direttore artistico di ARMO (Atelier de Recherche en Manipulation d’Objets)/Cie Jérôme Thomas, da lui fondata nel 1992. Thomas è stato membro del Comitato Onorario per l’Anno del Circo in Francia nel 2001.

Nel 2003 ha ricevuto il Premio SACD per le arti circensi (dispositivo di sostegno alla creazione e ricerca per gli artisti di circo contemporaneo in Francia) ed è stato eletto nel 2009, 2015 e 2021 direttore generale delle arti circensi del SACD. Nel 2021 è stato scelto dal Consiglio di amministrazione per rappresentare il circo nella Commission d’action culturelle e nella Commission spécialisée spectacle vivant del SACD.

Nel corso della sua carriera, Jérôme Thomas ha realizzato numerose creazioni che hanno segnato il panorama del circo contemporaneo.

Tra le sue opere più significative si annoverano: Hic Hoc (1995), uno spettacolo che combina giocoleria e musica dal vivo, esplorando il concetto di equilibrio e disequilibrio; Chair et Os (2022), creazione che indaga il rapporto tra l’uomo e l’animale, mettendo in scena interpreti ibridi che esplorano la linea sottile tra umano e bestiale attraverso acrobazie e contorsioni; J’aime plus les gens (2023), che riflette sulla complessità delle relazioni umane nell’era digitale, combinando giocoleria, danza e tecnologia per esplorare i temi della connessione e dell’isolamento.

Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *