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Cronaca

Studente di chimica produceva droghe sintetiche in casa a Novara

Il piano terra era adibito alla distillazione, mentre la mansarda fungeva da laboratorio per la miscelazione e la creazione delle sostanze

Gabriele Farina

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NOVARA – Un giovane studente universitario con la passione per la chimica aveva trasformato la propria abitazione nel quartiere Sant’Antonio di Novara in un vero e proprio laboratorio clandestino per la produzione di metanfetamina e altre droghe sintetiche. Dopo mesi di indagini, la Squadra Mobile della Questura di Novara, sezione narcotici, ha fatto irruzione nell’appartamento, smantellando un’attività estremamente fiorente.

Un laboratorio chimico nascosto in casa

L’indagine degli agenti è partita da alcuni sospetti e si è intensificata nel tempo con appostamenti e pedinamenti. Il giovane, abile nella manipolazione di composti chimici, aveva suddiviso la sua abitazione in due aree distinte: il piano terra era adibito alla distillazione, mentre la mansarda fungeva da laboratorio per la miscelazione e la creazione delle sostanze. Un dettaglio decisivo per l’operazione è stato l’inconfondibile odore rilasciato nell’aria dalle finestre del piano terra, un chiaro segnale della produzione di metanfetamina.

L’irruzione della polizia

Nel pomeriggio del 21 marzo, con il giovane solo in casa, gli agenti della Mobile hanno deciso di intervenire. Una volta entrati, si sono trovati davanti a una scena da film: una stanza illuminata da una lampadina rossa, con un grande tavolo da lavoro pieno di strumenti chimici di precisione. Tra questi, matracci, beute, burette in vetro borosilicato e un complesso impianto di distillazione, tutti strumenti utilizzati per la sintesi di droghe sintetiche. Numerosi anche i precursori chimici, reperibili solo attraverso il mercato nero o il dark web.

Un assortimento di droghe senza precedenti

Nel laboratorio clandestino gli agenti hanno rinvenuto un ampio assortimento di droghe pronte per lo spaccio: metanfetamina, MDMA, DMT, DOM e DOB. Inoltre, il giovane era riuscito a produrre i cosiddetti “francobolli allucinogeni”, piccoli frammenti imbevuti di LSD e DOM che, posti sotto la lingua, rilasciano rapidamente la sostanza nel corpo.

Un’operazione di rilevanza europea

L’operazione condotta dalla Squadra Mobile e dal Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica del Piemonte e Valle d’Aosta ha permesso di smantellare uno dei laboratori artigianali più avanzati nel panorama europeo per diversificazione di sostanze prodotte. Le droghe rinvenute contribuiranno ad aggiornare le tabelle degli stupefacenti a livello europeo, aumentando la consapevolezza sui nuovi composti chimici in circolazione.

L’azione delle forze dell’ordine ha evitato che una quantità ingente di droghe sintetiche finisse sul mercato, bloccando un’attività illecita dalle potenziali conseguenze devastanti. Il giovane, ora in stato di fermo, dovrà rispondere di gravi accuse legate alla produzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

 

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