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Salute

Diagnosi e monitoraggio del Parkinson con l’intelligenza artificiale: è il progetto della Città della Salute di Torino

L’impiego dell’Intelligenza artificiale in ambito neurologico rappresenta una svolta innovativa

Redazione Quotidiano Piemontese

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TORINO – Il progetto dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino si avvale di dispositivi digitali minimamente invasivi e a basso costo, assistiti da algoritmi di Intelligenza artificiale, sviluppati dall’equipe della professoressa Gabriella Olmo: così si potrà monitorare in modo oggettivo e in tempo reale i sintomi motori nei pazienti affetti da malattia di Parkinson.

Il progetto

L’utilizzo di tali tecnologie consente una rilevazione e una quantificazione dei sintomi più accurata e continua rispetto alla visita neurologica periodica. L’uso di un normale smartphone posizionato sul paziente è in grado di rilevare e quantificare in modo accurato aspetti importanti della malattia, quali la bradicinesia, alcuni parametri del cammino (ad esempio la velocità e la lunghezza del passo), l’equilibrio, e quindi comprendere in modo oggettivo se il paziente si trova in una condizione di buon controllo dei sintomi con la terapia in corso.

Questo è possibile proprio in virtù dello sviluppo di algoritmi di Intelligenza artificiale che, adeguatamente “addestrata” dal clinico nella fase di sviluppo, risulta in grado di analizzare i segnali provenienti dai sensori presenti negli smartphone e di imparare a distinguere le varie misure di interesse clinico.

In modo analogo, con altri sensori di movimento indossabili e di piccole dimensioni, è stato possibile distinguere i momenti della giornata in cui il paziente, al proprio domicilio, manifesta movimenti involontari, una frequente e invalidante complicanza delle fasi più avanzate di malattia, che richiede un’accurata revisione del trattamento farmacologico.

Il progetto è frutto di una proficua collaborazione scientifica tra un gruppo di professionisti della Neurologia universitaria 2 della Città della Salute e della Scienza di Torino ospedale Molinette (diretta dal professor Leonardo Lopiano), con il coinvolgimento dei dottori Carlo Alberto Artusi, Gabriele Imbalzano e Claudia Ledda e dei professori Alberto Romagnolo, Mario Rizzone e Maurizio Zibetti, e un gruppo di ingegneri afferenti al Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino, rappresentato dalla professoressa Gabriella Olmo e dal dottor Luigi Borzì. Il gruppo di ricerca sta lavorando sulla valutazione clinica e sulla gestione della malattia di Parkinson attraverso metodiche e algoritmi di Intelligenza Artificiale.

Altri studi in corso sono focalizzati invece sull’analisi della voce per sviluppare algoritmi di Intelligenza artificiale che siano in grado di estrarre elementi rilevanti. In tal modo, dalla registrazione di una lettura standardizzata sarà possibile comprendere lo stato clinico delle persone con Parkinson.

L’utilizzo di algoritmi di Intelligenza artificiale permette pertanto di ottenere e analizzare in modo preciso e automatizzato un numero elevato di segnali provenienti da sensori o da registrazioni vocali, rendendo così l’utilizzo di tale tecnologia fondamentale per sviluppare nuovi sistemi di diagnosi precoce e monitoraggio della malattia.

L’obiettivo finale di questi studi è quello di offrire una migliore gestione della malattia, adattando le terapie alle problematiche specifiche di ciascun paziente, in modo personalizzato e nell’ottica della medicina di precisione. Una personalizzazione che punta a migliorare la qualità di vita non solo dei pazienti, ma anche dei loro caregivers, grazie ad un monitoraggio costante che permette interventi tempestivi e mirati.

L’impiego dell’Intelligenza artificiale in ambito neurologico, quindi, rappresenta una svolta innovativa che apre nuove prospettive nel trattamento delle malattie neurodegenerative, offrendo un supporto prezioso al lavoro dei clinici ed un significativo beneficio per chi vive ogni giorno con la malattia di Parkinson.

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