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Lo Russo: su corso Sommeiller a Torino è in corso una sperimentazione

La questione rimane aperta e continuerà a essere oggetto di monitoraggio e discussione, con la promessa di ulteriori approfondimenti in commissione

Gabriele Farina

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TORINO – Torino continua a interrogarsi sulla corsia riservata ai mezzi pubblici e ai taxi sul cavalcavia di corso Sommeiller, tra via Nizza e corso Turati, dopo le polemiche degli ultimi giorni. La questione è stata affrontata in Consiglio Comunale su richiesta dei consiglieri Silvio Viale, Pierlucio Firrao e Paolo Damilano, con l’assessora Chiara Foglietta che ha fornito chiarimenti in aula.

Una scelta per fluidificare il trasporto pubblico

L’assessora ha sottolineato come l’iniziativa rientri in un più ampio piano per migliorare il sistema dei trasporti a Torino, aumentando l’efficienza del trasporto pubblico locale (TPL). La corsia preferenziale, già esistente da oltre un decennio nel tratto finale verso corso Turati, era spesso violata da automobilisti intenti a effettuare svolte a sinistra non consentite. Con l’attivazione della sperimentazione, si è già registrata una riduzione del 66% dei passaggi illeciti, con un miglioramento dei tempi di percorrenza della linea tranviaria 16 di circa quattro minuti.

Le critiche dell’opposizione

L’iniziativa non ha mancato di sollevare polemiche. Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha definito la situazione “inaccettabile”, lamentando la scarsa attenzione alle esigenze dei cittadini e la mancanza di una segnaletica chiara sul divieto di svolta a sinistra. Anche Federica Scanderebech (Forza Italia) ha criticato aspramente la sperimentazione, definendola “una scelta scellerata” e accusando l’amministrazione di voler utilizzare le telecamere come “trappole” per gli automobilisti.

Giuseppe Catizone (Lega) ha posto l’accento sulla necessità di un reale beneficio in termini di velocità commerciale del trasporto pubblico, mentre Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha evidenziato un aumento dell’inquinamento nell’area e ha sostenuto che le corsie riservate siano più adatte ai grandi assi stradali. Ferrante De Benedictis (FdI) ha invece messo in dubbio la metodologia adottata, chiedendo se siano state condotte analisi preliminari o se la sperimentazione sia basata su un approccio empirico.

Il sostegno alla corsia riservata

Dall’altro lato, diversi consiglieri hanno difeso la scelta dell’amministrazione. Claudio Cerrato (PD) ha ribadito l’importanza di un TPL efficiente per garantire un’opzione valida agli utenti, mentre Dorotea Castiglione (M5S) ha evidenziato come le infrazioni sulla corsia preferenziale siano rimaste impunite per anni. Anche Emanuele Busconi (Sinistra Ecologista) ha sottolineato che il dibattito non riguarda solo corso Sommeiller, ma una visione più ampia della città e della priorità da dare ai mezzi pubblici rispetto ai veicoli privati.

L’intervento del sindaco Lo Russo

A chiudere il confronto è stato il sindaco Stefano Lo Russo, che ha ribadito l’importanza di trovare soluzioni piuttosto che limitarsi a segnalare problemi. Ha difeso l’uso delle telecamere come strumenti per far rispettare le regole e non per “fare cassa”, criticando chi si oppone ai controlli sulle infrazioni. Lo Russo ha inoltre sottolineato che la sperimentazione in corso Sommeiller è parte di un’azione più ampia per migliorare la viabilità cittadina e il trasporto pubblico, il cui impatto sarà valutato con dati concreti.

La questione rimane aperta e continuerà a essere oggetto di monitoraggio e discussione, con la promessa di ulteriori approfondimenti in commissione. Nel frattempo, la città osserva e attende di capire quali saranno gli effetti a lungo termine di questa sperimentazione sulla mobilità torinese.

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