Seguici su

Torino

Dispositivi anti-processionaria a Piossasco, nel parco Monte San Giorgio

Si tratta di contenitori fissati sugli alberi che attirano i bruchi. I tecnici raccomandano di non avvicinarsi ai dispositivi a causa dei peli urticanti della processionaria

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

TORINO – Nel Parco Naturale del Monte San Giorgio di Piossasco, gestito dalla Città metropolitana di Torino, sono stati installati dei dispositivi per il controllo della Processionaria del Pino. Sono stati posizionati dei contenitori su alcuni pini del parco per catturare i bruchi, a causa dei peli urticanti dei bruchi, i tecnici della Città Metropolitana di Torino raccomandano di non toccare i dispositivi e di evitare di avvicinarsi alle piante infestanti, soprattutto nelle giornate ventose.

La Processionaria del pino – Thaumetopea pityocampa è il nome scientifico – è un lepidottero che infesta principalmente le conifere, in particolare i pini. I peli delle larve contengono una sostanza tossica, la thaumetopoina, che può provocare eritemi, orticaria, prurito, oltre a disturbi respiratori e irritazione agli occhi. Il contrasto alla processionaria del pino è quindi un’azione di gestione molto importante, per evitare che l’infestazione di questo insetto possa portare a conseguenze molto gravi sia per la salute pubblica che per gli ecosistemi forestali. La Processionaria è anche un parassita molto pericoloso per i pini, poiché le sue larve si nutrono degli aghi delle conifere. Un’infestazione massiva può ridurre significativamente la fotosintesi, indebolendo gli alberi e aumentando la loro vulnerabilità a malattie, stress idrico e altre infestazioni. In casi estremi, può portare alla morte dell’albero. Gli animali, in particolare i cani, sono molto vulnerabili al contatto con la Processionaria, che può causare gravi danni alla bocca, alla lingua e alla gola. In alcuni casi, l’ingestione dei peli può provocare necrosi tissutale, con esiti mortali se non trattata prontamente

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *