Cronaca
Omicidio Fatmir Ara: condannato all’ergastolo Davide Osella Ghena, assolti la sorella e l’amico
La sentenza della Corte d’Assise di Ivrea chiude il caso scoppiato nel 2022. Assoluzioni per non aver commesso il fatto e per incapacità di intendere e volere
IVREA – Si è concluso con una condanna all’ergastolo per Davide Osella Ghena il processo sull’omicidio di Fatmir Ara, impresario edile, trovato morto nelle campagne di San Carlo Canavese nel settembre 2022. La Corte d’Assise di Ivrea ha invece assolto la sorella di Osella Ghena, Barbara, “per non aver commesso il fatto”, e l’amico Andrea Fagnoni, dichiarato non imputabile a causa di una perizia psichiatrica che ha stabilito la sua incapacità di intendere e di volere. Nei confronti di Fagnoni è stata disposta la libertà vigilata per tre anni.
La pubblica accusa, rappresentata dalla pm Elena Parato, aveva chiesto 22 anni di reclusione per Barbara Osella Ghena e 13 per Fagnoni. Secondo le ricostruzioni investigative, il delitto sarebbe stato motivato da contrasti economici tra Fatmir Ara e Osella Ghena. Quest’ultimo, stando alle conclusioni della procura, avrebbe sparato diversi colpi di fucile, uccidendo la vittima. Il ruolo della sorella, sempre secondo l’accusa, sarebbe stato quello di fornire l’arma del delitto, un fucile custodito nella casa dei genitori. Fagnoni avrebbe invece accompagnato Osella Ghena nell’incontro fatale, configurando così un concorso nel reato.
Versioni contraddittorie e perizia decisiva
L’indagine è stata complessa e caratterizzata dalle numerose versioni fornite dall’imputato. In un primo momento, Osella Ghena aveva ammesso l’omicidio dopo un lungo interrogatorio durato 17 ore, indicando come movente il mancato pagamento di un debito da parte di Ara. Successivamente, aveva ritrattato la confessione, raccontando di presunti abusi subiti e introducendo la presenza di due misteriosi uomini con un tatuaggio a forma di pugnale e serpente sul braccio.
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