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Scuola e formazione

Dal Gabon a Torino per una tesi sull’Intelligenza Artificiale, la storia di Marielle Akele Zue

Il percorso di Marielle è parte di un progetto più ampio, frutto della collaborazione tra il Collegio Einaudi, il Collegio Carlo Alberto e la Pastorale Migranti

Gabriele Farina

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TORINO – Ha 28 anni, un sorriso che illumina la stanza e un sogno ambizioso: diventare direttrice di comunicazione in ambito pubblicitario e content creator per i social media. Lei è Marielle Akele Zue, studentessa gabonese che, grazie alla sua determinazione e al supporto del Collegio Einaudi, del Collegio Carlo Alberto e della Pastorale Migranti, sta costruendo un futuro ricco di possibilità nella città sabauda.

Marielle è arrivata a Torino nel 2019 dal Gabon, piccolo Stato dell’Africa centrale. Qui, tra le aule di Palazzo Nuovo, studia Comunicazione e Cultura dei Media, con un interesse sempre più vivo per le tecnologie moderne e un progetto di tesi incentrato sull’intelligenza artificiale, un tema di grande attualità e di forte impatto per il suo futuro accademico e professionale.

Un percorso di crescita tra sogni e sfide

Il suo viaggio verso l’Italia è iniziato con una borsa di studio, che le ha permesso di lasciare Libreville, dove studiava Commercio Internazionale, e di approdare in una nuova realtà. “Ho scelto di imparare l’italiano – racconta Marielle – perché mio padre mi ha trasmesso l’amore per l’Italia. Da piccola mi cantava le canzoni di Andrea Bocelli, e quando mangiavamo la pizza mi diceva sempre che quello era il simbolo del vostro Paese. È stato naturale avvicinarmi alla vostra cultura”.

I primi passi in Italia non sono stati semplici. L’arrivo a Torino è coinciso con il periodo della pandemia, che ha trascorso in una residenza dell’EDISU. Un tempo difficile, ma anche creativo: Marielle ha scoperto la passione per l’uncinetto, iniziando a realizzare borse artigianali che oggi promuove sul suo profilo Instagram.

A settembre 2023, la sua vita ha preso una nuova direzione con l’ingresso al Collegio Einaudi, un ambiente dove integrazione, cultura e condivisione si fondono. Qui, oltre agli studi universitari, può partecipare a corsi aggiuntivi, come quello di lingua inglese, e condividere la sua esperienza con studenti provenienti da tutto il mondo.

“Ho trovato al Collegio Einaudi una vera casa e un punto di riferimento. Torino, invece, è una città perfetta: tranquilla, ricca di storia e piena di segreti da scoprire. Amo il Museo del Cinema e sono rimasta affascinata dalla storia di Torino come prima capitale d’Italia”.

Un ponte tra culture e opportunità

Il percorso di Marielle è parte di un progetto più ampio, frutto della collaborazione tra il Collegio Einaudi, il Collegio Carlo Alberto e la Pastorale Migranti. Un’iniziativa che mira a creare una comunità accademica più inclusiva, offrendo a studenti provenienti da contesti difficili opportunità per esprimere il loro potenziale e sviluppare il loro talento.

“La collaborazione che abbiamo intrapreso – spiega Paolo Enrico Camurati, presidente della Fondazione Collegio Einaudi – favorisce la cultura dell’integrazione e offre strumenti preziosi a ragazze e ragazzi meritevoli come Marielle, che qui trovano le risorse per crescere sia dal punto di vista umano che formativo”.

Attualmente, il Collegio Einaudi ospita 157 studenti stranieri provenienti da 44 Paesi diversi, creando un ambiente multiculturale dove il dialogo e la solidarietà sono al centro della vita quotidiana.

Un futuro da scrivere

Per Marielle, l’esperienza italiana rappresenta una tappa fondamentale per la sua crescita personale e professionale. Il suo obiettivo, un giorno, è quello di tornare in Gabon e contribuire allo sviluppo del suo Paese, che si sta lasciando alle spalle un periodo di instabilità politica e sociale.

Nel frattempo, il suo viaggio continua a Torino, tra studio, creatività e il desiderio di fare la differenza. Perché, come dimostra la sua storia, i sogni possono superare ogni confine, se trovano il terreno giusto dove crescere.

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