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Il Bossing: un fenomeno di abuso psicologico sul lavoro anche in Piemonte
Il bossing è una forma specifica di mobbing contro un subordinato
TORINO – Il bossing è una forma specifica di mobbing che si verifica quando il comportamento vessatorio e prevaricante è perpetrato da un superiore gerarchico nei confronti di un subordinato. Questo fenomeno, purtroppo diffuso in molti ambienti di lavoro, può avere conseguenze devastanti per la salute psicologica ed emotiva delle vittime, oltre a influenzare negativamente la produttività aziendale e il clima organizzativo.
Il termine “bossing” deriva dall’inglese boss, che significa “capo”, e si riferisce a comportamenti intimidatori, manipolatori o discriminatori messi in atto da un superiore. A differenza del mobbing, che può essere orizzontale (tra colleghi di pari grado), il bossing si distingue per il suo carattere verticale, con l’autorità del superiore utilizzata come leva per esercitare pressione psicologica.
Le azioni di bossing
Le azioni di bossing possono includere:
- Critiche costanti e immotivate: il superiore sottolinea continuamente errori, reali o presunti, del dipendente.
- Isolamento: il dipendente viene escluso da riunioni, progetti o comunicazioni importanti.
- Svalutazione del lavoro svolto: i successi del lavoratore vengono minimizzati o ignorati.
- Imposizione di compiti umilianti: assegnazione di attività al di sotto delle competenze o con obiettivi irrealizzabili.
- Minacce velate o esplicite: riferimenti costanti al licenziamento o ad altre sanzioni disciplinari.
- Sovraccarico o sottrazione di compiti: il dipendente può essere sommerso di lavoro o, al contrario, lasciato senza mansioni significative.
Le ragioni del bossing
Le ragioni che spingono un superiore a mettere in atto comportamenti di bossing possono essere molteplici. Tra le più comuni troviamo:
- Gestione autoritaria: un approccio al comando basato sull’abuso di potere.
- Conflitti personali: antipatie o rancori personali che influenzano il rapporto professionale.
- Strategie organizzative: in alcuni casi, il bossing può essere utilizzato come strumento per spingere il lavoratore a dimettersi, evitando così un licenziamento che potrebbe risultare più oneroso per l’azienda.
- Incompetenza gestionale: un superiore può attuare queste pratiche per mascherare le proprie lacune o per evitare di affrontare conflitti in modo costruttivo.
Le conseguenze sulla vittima
Le persone vittime di bossing possono sviluppare gravi ripercussioni fisiche, emotive e psicologiche, tra cui:
- Stress cronico: che può portare a malattie psicosomatiche.
- Ansia e depressione: causate dall’ambiente di lavoro ostile.
- Riduzione dell’autostima: dovuta a continue svalutazioni e critiche.
- Problemi relazionali: il disagio lavorativo può influenzare negativamente anche la vita personale e familiare.
Le conseguenze per l’azienda
Il bossing non solo danneggia il dipendente, ma rappresenta anche un rischio per l’azienda. Tra gli effetti negativi si possono riscontrare:
- Aumento del turnover: i dipendenti vittime di bossing spesso si dimettono.
- Riduzione della produttività: lo stress e la demotivazione influiscono sulla qualità e quantità del lavoro.
- Danni reputazionali: un ambiente lavorativo percepito come tossico può scoraggiare nuovi talenti.
- Costi legali e risarcimenti: in caso di denunce o procedimenti giudiziari.
La lotta al bossing
La lotta al bossing richiede una consapevolezza diffusa e strumenti adeguati per identificare e gestire il problema. Ecco alcune misure utili:
- Osservare i segnali: il monitoraggio dell’ambiente lavorativo e delle relazioni tra superiori e subordinati può aiutare a individuare situazioni problematiche.
- Promuovere la formazione: corsi di leadership e gestione dei conflitti possono ridurre i comportamenti abusivi.
- Adottare un codice etico: regole chiare contro il mobbing e il bossing contribuiscono a creare un clima di rispetto.
- Supportare le vittime: offrire servizi di ascolto psicologico o consulenza legale per chi subisce queste situazioni.
- Intervenire prontamente: azioni disciplinari contro i responsabili del bossing sono fondamentali per tutelare l’ambiente lavorativo.
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