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Cronaca

E’ Fatmir Isufi l’operaio morto schiacciato da una gru nel cantiere Smat a Torino

Ci sono ancora troppi infortuni, troppe morti che riguardano l’utilizzo di macchine e di attrezzature da cantiere che si potrebbero evitare con una migliore organizzazione del lavoro

Gabriele Farina

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TORINO – Si chiama Fatmir Isufi, l’uomo di 51 anni che ieri sera è morto schiacciato dal crollo di una gru in un cantiere interno al Centro Ricerche Smat di corso Unità d’Italia a Torino. Isufi, residente ad Arcore, era da 30 anni dipendente della Palingeo srl, la ditta che stava eseguendo i lavori.

L’uomo stava eseguendo lavori in una vasca della Smat quando, per cause che sono in corso di accertamento, è crollata una gru, che l’ha travolto e ucciso. “Una terribile tragedia: ancora una volta una persona ha perso la vita svolgendo il proprio lavoro. Un drammatico incidente che lascia sgomenti, senza parole, e impone riflessioni su un lavoro che deve essere sicuro per tutti, sempre” – ha dichiarato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

“A pochi giorni dal via delle Settimane della Sicurezza, in programma dal 2 al 18 dicembre 2024, in cui ricorderemo le sette vittime del rogo della ThyssenKrupp del 6 dicembre 2007 e i tre operai morti nella strage della gru di via Genova del 18 dicembre 2021, per la quale si celebrerà il prossimo 4 dicembre un’udienza del processo in cui Sicurezza e Lavoro è stata ammessa come parte civile, assistiamo nuovamente a una strage in un cantiere in cui è coinvolta una gru” – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro.

“Mentre si allunga ancora la scia di sangue nell’edilizia torinese – afferma Quirico – non possiamo che stringerci ai familiari della vittima e alla comunità albanese e auspicare più controlli e maggiore rigore nella gestione dei cantieri, soprattutto di quelli in cui i committenti sono enti pubblici o aziende partecipate. Ci sono ancora troppi infortuni, troppe morti che riguardano l’utilizzo di macchine e di attrezzature da cantiere che si potrebbero evitare con una migliore organizzazione del lavoro, più formazione e un utilizzo consapevole delle tecnologie”.

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