Cultura
Da Alien al Necronomicon, l’erotismo biomeccanoide di H.R.Giger
Fino al 25 febbraio 2025 il Mastio della Cittadella di Torino ospita la mostra Beyond Alien: H.R. Giger
TORINO – L’intero universo immaginifico della saga di Alien nasce dalla mente affascinante e visionaria di H.R.Giger, artista svizzero scomparso dieci anni fa, il cui lavoro spazia però dal mondo del cinema a quello dell’arte cyberpunk, alle copertine di alcuni enormi successi musicali, sempre accompagnato dal suo tratto distintivo, sia grafico che artistico e di significato.
Fino al 25 febbraio 2025 il Mastio della Cittadella di Torino ospita la mostra Beyond Alien: H.R. Giger. Curata da Marco Witzig, si tratta della più completa mostra dedicata a Giger mai esposta in Italia, con oltre 70 opere capaci di immergerci nel mondo visionario dell’artista.
Il mondo di Alien
Il percorso racconta bene la crescita artistica e le collaborazioni di Giger. Dai disegni per Dune, il mitico film mai realizzato da Jodorowsky, all’incontro con Ridley Scott, che vide il suo Necronomicon e volle assolutamente che fosse lui a creare il mondo di Alien.
Ed infatti l’intero universo della saga, dallo xenomorfo all’astronave, all’uovo (che la produzione impose meno simile ad una vagina di come lo disegnò originariamente Giger) alle ambientazioni sono opera (riconoscibile) di Giger.
Poi l’artista non lavorò ad Aliens (che però ovviamente mantenne la stessa linea), ma tornò a firmare Alien 3, ampliando ulteriormente quell’universo.
L’erotismo biomeccanoide
Nel mondo del cinema la firma di Giger si nota anche in Poltergeist 2, enorme successo horror di Brian Gibson del 1986, ma in mostra c’è spazio anche per una serie di lavori che esplicitano in maniera ancora più evidente l’erotismo che unisce uomo e macchina, vero segno distintivo dell’artista svizzero.
Le opere che parlano di nascita e che mostrano evidenti atti sessuali esasperati quasi in paesaggi meccanici in un futuro in cui la macchina e l’uomo finiscono per fondersi fisicamente (un peccato non ci sia stato l’incontro tra Giger e David Cronenberg) sono un inno innegabile all’erotismo. Come pure esprimono passione fisica i ritratti di Li Tobler, la giovane fidanzata di Giger che si tolse la vita utilizzando una delle pistole della collezione dell’artista.
Giger e la musica
L’underground, l’orrore e la bellezza lisergica di Giger esplodono anche nelle sue collaborazioni con gli artisti del mondo della musica. La copertina di KooKoo immortala Debbie Harry in una versione inedita, che coglie la cantante eburnea, quasi catatonica.
L’opera realizzata per Emerson, Lake and Palmer finì per contribuire ad uno dei più grandi successi della storia della musica: Brain Salad Surgery.
Ma è l’intero mondo immaginifica di Giger ad aver influenzato la fine del ‘900, ispirando l’intero mondo del cyberpunk e del fantasy moderno, dal design, all’heavy metal ai videogames. Se siete appassionati di uno qualsiasi di questi ambiti non faticherete a trovare segni di Hans Ruedi Giger in ogni angolo.
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