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Cultura

Lo stabilimento San Bernardo di Garessio diventa un’opera d’arte

Si tinge del caratteristico verde S.Bernardo la grande facciata di “Casa S.Bernardo” di Garessio

Gabriele Farina

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GARESSIO – Le facciate di “Casa S.Bernardo” diventano un’opera d’arte. Si rinnova così, per il centenario dell’acqua cuneese, uno storico legame con l’arte e il design. Un colorato omaggio alla storia, ma anche ai futuri traguardi per S.Bernardo, che due artisti piemontesi che si stanno distinguendo nel campo delle arti visive, hanno rappresentato sul primo stabilimento.

Si tinge così del caratteristico verde S.Bernardo la grande facciata di “Casa S.Bernardo” di Garessio. Immagini di grande impatto, che abbracciano innanzitutto le persone di S.Bernardo, generazioni di donne e uomini, dal fondatore Ottavio Rovere, alle mille anime di quest’azienda.

“Acqua S.Bernardo nasce nel 1926 all’interno della fabbrica a piedi delle Alpi Marittime da un’intuizione di Ottavio Rovere, il quale, precorrendo i tempi, diede origine a uno tra i primi stabilimenti di acque minerali del Belpaese. L’evoluzione del marchio ha conosciuto diverse fasi, la prima delle quali sotto la spinta del fondatore, che intuì subito l’importanza del prodotto. Negli anni, il design della bottiglia fu affidato al celeberrimo Giorgetto Giugiaro e l’immagine dell’azienda fu creata da artisti come Leonetto Cappiello, Ugo Nespolo e Armando Testa che realizzarono campagne pubblicitarie divenute poi immortali” racconta Antonio Biella, direttore generale di Acqua S.Bernardo.

La bottiglia a goccia di Giugiaro

La bottiglia di vetro ha rappresentato l’unico tipo di contenitore fino al 1981, anno in cui venne prodotta la prima bottiglia di plastica; dieci anni dopo fu avviata la produzione nel nuovo stabilimento di Ormea a 10 chilometri da Garessio. E proprio in quegli anni si rese necessario, e forse indispensabile, pensare a un’immagine forte e caratterizzante, che, attraverso il contenitore e l’etichetta, rafforzasse ulteriormente la visibilità di un prodotto ormai consolidato e riconosciuto.
“Garessio ha dato i natali anche al grande designer di fama mondiale, Giorgetto Giugiaro, che per molti anni della sua vita ha vissuto e respirato la stessa aria di S.Bernardo. Per questo è bellissimo che proprio Giugiaro abbia firmato le bottiglie S.Bernardo e a lui saremo sempre grati” spiega sempre Biella.

L’opera di Max Petrone

Dalla bottiglie “Gocce” del celebre designer prende ispirazione il “mondo di gocce” dei valori positivi ed etici che S.Bernardo ha ideato e che sta rispettando in ogni sua azione. Come il rispetto della natura e delle persone: “Nel grande murales abbiamo anche voluto omaggiare le tante donne e uomini che, fin dagli arbori, hanno apportato il loro valore aggiunto a questa azienda – dice Biella – la presenza si persone di grande qualità è sempre stata determinante in ogni settore produttivo e manageriale”. Il murales con l’immagine di Rovere e di una dipendente simbolica di S.Bernardo è stato realizzato dall’artista Max Petrone, pittore e illustratore torinese, le cui opere sono state esposte anche durante la Biennale di Venezia e nelle gallerie d’arte italiane e internazionali. Petrone ha collaborato, oltre che con Expo 2015, con primari brand mondiali anche del Food & Beverage e ha messo a disposizione il suo estro e la sua creatività per dare un vestito nuovo a “Casa S.Bernardo”.

L’opera di Riccardo Ten Colombo

Sul secondo lato dello stabilimento, si è misurato Riccardo Ten Colombo, artista torinese capace di indagare la natura del colore e i messaggi da veicolare negli osservatori. Direttore artistico della rassegna “Street Alps graffiti festival”, Ten è tra i fondatori del progetto “Mission To Art”, marchio artistico della serigrafia Sericraft.

Sempre su un dominante fondo verde è stato rappresentato uno dei claim più rappresentativi dell’azienda: “Ogni Goccia Conta”, scritto nelle lingue dei mercati più importanti per S.Bernardo: italiano, inglese, portoghese, francese e cinese. Dalla storia, ai nuovi orizzonti del gruppo, sempre più di respiro internazionale.

“Abbiamo scelto due grandi artisti, anche vicini a noi a livello territoriale e che già conoscevano bene S.Bernardo. Di Max Petrone ci ha conquistati lo stile, con colori e segni decisi. Petrone è una delle personalità di spicco dell’innovativa scena pittorica emergente italiana. Di Ten, invece, oltre alla sua creatività, ci ha coinvolto la sua capacità collaborare con artisti nazionali e internazionali. Anche per questo progetto ha così condiviso il suo estro con il nostro staff creativo e il risultato è stato sorprendente” conclude Biella.

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