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Salute

Ospedale Mauriziano di Torino contro il tumore alla prostata, l’Intelligenza Artificiale rivoluziona la diagnosi

Uno studio mira a valutare l’efficacia di un software di IA nella diagnostica del tumore alla prostata attraverso la Risonanza Magnetica

Gabriele Farina

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TORINO – Il tumore alla prostata continua ad essere la neoplasia maschile più comune in Italia, con una preoccupante crescita annuale delle diagnosi. Secondo l’Airtum (Associazione Italiana Registri Tumori), nel 2023 sono stimate circa 41.000 nuove diagnosi, che rappresentano il 19,8% di tutti i tumori maschili. Questi numeri evidenziano l’importanza della diagnosi precoce e di un approccio terapeutico sempre più personalizzato. Proprio in questa direzione, le nuove tecnologie stanno giocando un ruolo cruciale: l’Intelligenza Artificiale (IA) e la Realtà Aumentata sono pronte a trasformare il modo in cui affrontiamo la diagnosi e il trattamento del carcinoma prostatico.

Attualmente, la diagnostica del carcinoma alla prostata utilizza tecniche avanzate come la Risonanza Magnetica Multiparametrica e la biopsia prostatica con fusione di immagini, con un’interazione sempre più stretta tra urologi e radiologi. Tuttavia, l’arrivo di nuovi algoritmi IA promette di rendere i processi diagnostici più efficienti e precisi. Grazie alla sua capacità di analizzare dati in tempi brevi e con altissima accuratezza, l’IA rappresenta un’opportunità unica per una diagnosi più sicura e rapida.

Fino ad oggi, l’interpretazione delle risonanze magnetiche era esclusivamente nelle mani dei radiologi esperti, un processo che richiede tempo e che può portare a differenze significative tra professionisti di diversa esperienza. L’Intelligenza Artificiale può colmare questo divario, analizzando in pochi minuti le immagini della risonanza e restituendo diagnosi accurate e tempestive, utili anche per valutare l’esecuzione di biopsie prostatiche mirate.

Lo studio dell’Ospedale Mauriziano di Torino

Presso l’Urologia dell’Ospedale Mauriziano di Torino, guidata dal dottor Roberto Migliari, è in corso uno studio clinico autorizzato dal Comitato Etico. Questo studio mira a valutare l’efficacia di un software di IA nella diagnostica del tumore alla prostata attraverso la Risonanza Magnetica. L’iniziativa rappresenta un passo importante per l’adozione dell’IA nelle strutture sanitarie italiane.

Un altro passo avanti è dato dall’utilizzo della Realtà Aumentata, che permette di trasformare le immagini della risonanza in ologrammi 3D. Questa innovazione consente agli urologi di osservare dettagliatamente le aree sospette prima della biopsia, migliorando la precisione e la sicurezza degli interventi.

Per discutere di queste tecnologie e delle più recenti innovazioni diagnostiche, venerdì 8 novembre si terrà a Torino, presso il “Circolo del Design”, la seconda edizione della masterclass “Biopsia prostatica trans perineale fusion”. L’evento, coordinato dai dottori Roberto Migliari e Alessandro Giacobbe, responsabile dell’Endoscopia e Biopsia prostatica, riunirà specialisti provenienti da Piemonte, Liguria, Lazio e Marche per uno scambio di esperienze e aggiornamenti sulle tecnologie più avanzate per la diagnosi del carcinoma prostatico.

L’evoluzione tecnologica offre una nuova speranza per migliorare l’efficacia dei trattamenti e ridurre i decessi legati a questa patologia. In questo scenario, il ruolo dell’urologo accanto al paziente si rafforza, verso cure sempre più mirate e individualizzate.

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