Seguici su

Ambiente

Migliora la qualità dell’aria in Piemonte, pubblicato il Rapporto 2023

Il rapporto 2023 rimarca la strada da percorrere verso una transizione ecologica che riduca ulteriormente i livelli degli inquinanti

Gabriele Farina

Pubblicato

il

TORINO – Anche quest’anno, come accade dal 1998, è stato pubblicato il rapporto “Uno sguardo all’aria 2023“, un documento approfondito che fotografa lo stato della qualità dell’aria nella Città metropolitana di Torino. Con dati dettagliati e confronti storici, il rapporto diventa una risorsa essenziale per comprendere la salute dell’ambiente.

Miglioramenti nel 2023: i numeri del PM10

Nel 2023, i dati sulla concentrazione di PM10 mostrano un deciso miglioramento rispetto all’anno precedente. Per la prima volta, il limite annuale di PM10 e PM2,5 è stato rispettato in tutte le stazioni di monitoraggio, con i superamenti giornalieri di PM10 concentrati nell’area torinese e in zone a traffico intenso. Tuttavia, il biossido di azoto ha superato i limiti solo in una stazione particolarmente esposta al traffico, rispettando altrove i parametri di legge.

Il contributo della meteorologia e l’impatto del traffico

Il 2023 si è rivelato un anno leggermente più caldo e secco della media, ma con condizioni atmosferiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Nonostante il continuo aumento dei veicoli (+18% per le automobili e +21% per i veicoli commerciali rispetto al 2007), l’incremento dei mezzi Euro 6 e la diminuzione dei diesel hanno contribuito a contenere le emissioni. Tuttavia, i veicoli commerciali restano un punto critico: il 55% degli autocarri anteriori allo standard Euro5 è privo di filtro antiparticolato.

Secondo Barbero, direttore generale di Arpa Piemonte, sottolinea: “Grazie all’adozione delle migliori tecniche e a condizioni meteorologiche favorevoli, la qualità dell’aria è migliorata. Tuttavia, l’agglomerato torinese presenta ancora criticità sul rispetto dei limiti per PM10 e ossidi di azoto.”

Dati regionali e sfide future

La qualità dell’aria in Piemonte è descritta anche nel Rapporto Annuale 2023 di Arpa, che evidenzia i livelli più bassi di sempre per alcuni inquinanti come particolato e ozono. Il quadro generale mostra progressi: la conformità ai limiti per monossido di carbonio, biossido di zolfo, benzene e metalli pesanti è confermata, e il PM10 ha registrato una riduzione del 16% delle stazioni in superamento, contro il 32% del 2022 e il 68% del 2010.

Tuttavia, restano ancora criticità. L’ozono, per esempio, continua a superare i valori obiettivo. Il consigliere delegato all’Ambiente della Città metropolitana, Alessandro Sicchiero, commenta: “Il rapporto è incoraggiante, ma non possiamo ignorare gli obiettivi di riduzione fissati dalla nuova direttiva dell’Unione Europea.”

Un impegno per la transizione ecologica

Il rapporto 2023 rimarca la strada da percorrere verso una transizione ecologica che riduca ulteriormente i livelli degli inquinanti. La Città metropolitana di Torino, in collaborazione con Arpa Piemonte, si impegna a proseguire il monitoraggio e a promuovere pratiche sostenibili per migliorare la qualità dell’aria, rispondendo alle sfide ambientali imposte dal cambiamento climatico e dalle normative europee.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *