Asti
La Cassa di Risparmio di Asti probabilmente dovrà restituire circa 10 milioni di euro a correntisti in relazione a provvigioni indebite
La Cassa di Risparmio di Asti probabilmente dovrà restituire circa 10 milioni di euro a 526.800 correntisti relative a provvigioni che sarebbero state applicate dalla banca in maniera indebita in quanto più alte del dovuto secondo gli ispettori della Banca d’Italia.
Il problema è stato evidenziato in un controllo di routine condotto dalla Banca d’Italia all’indirizzo della Cassa di Risparmio di Asti, e potrebbe anche portare a una sanzione pecuniaria.
La Cassa di Risparmio di Asti, pochi giorni aveva rettificato i profitti semestrali su richiesta di Bankitalia. Queste le precisazioni della Banca
In riferimento alle notizie di stampa relative alle rettifiche effettuate sui dati preliminari al 30 giugno 2024 e come in precedenza indicato attraverso il comunicato stampa pubblicato sul sito istituzionale in data 10 ottobre u.s. si dichiara che: “Si tratta di un fatto tecnico che ha portato la Banca a contabilizzare nei risultati del primo semestre dell’anno, nel rispetto dei principi contabili e delle nostre policies e tenuto conto di valutazioni compiute nel contesto dell’attività ispettiva ordinaria della Vigilanza, rettifiche prudenziali del portafoglio crediti. Tali rettifiche non incidono minimamente né sulla solidità patrimoniale né sulla solvibilità finanziaria della banca, che anzi si sono ulteriormente rafforzate durante l’anno, né infine sulla capacità di competere sul mercato.
In un’intervista a La Stampa l’imprenditore del settore edile Luciano Cavallo racconta
Le cifre erano varie. Alcune minime, attorno ai due euro. Qualcuna più alta … sono andato a cercare gli estratti conto precedenti. E, tornando indietro nel tempo, ho visto che queste commissioni erano ricorrenti. Allora sono andato a rileggermi il contratto che avevo stipulato quando ho aperto il conto. Queste commissioni non erano specifica … (Sono) circa 95 mila euro. Ho chiesto alla mia filiale di avere tutti i documenti che mi riguardavano, non è stato facile … Mi hanno riposto che stamparli aveva un costo. Precisamente 3 mila euro, moltiplicandolo per il numero di pagine … sono ancora in causa. E non so se li rivedrò mai.
Il gruppo bancario ha risposto con un comunicato alle notizie diffuse dall’informazione
Con riferimento alle notizie pubblicate in data odierna da alcuni organi di informazione relativamente all’ispezione da parte di Banca d’Italia, Gruppo Cassa di Risparmio di Asti intende precisare che l’attività ispettiva ordinaria è in fase di conclusione e che i risultati della stessa saranno resi noti prossimamente.
Il Gruppo sottolinea, sempre con riferimento al contenuto delle notizie stampa, che le commissioni applicate ai propri clienti sono oggetto di contrattualizzazione e rendicontazione, attraverso un flusso di informazione trasparente. Il Gruppo ripone piena fiducia nell’attività di ispezione e aggiornerà prontamente e tempestivamente i propri clienti e gli stakeholder al termine della suddetta verifica.
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