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Ambiente

Nuovo ospedale alla Pellerina a Torino. Si torna a discutere dell’opzione alternativa all’Amedeo di Savoia

Anni fa era già stato presentato e finanziato un progetto per il rifacimento dell’Ospedale Amedeo di Savoia e Birago di Vische

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TORINO – Lunedì 28 ottobre al al Teatro Provvidenza di Torino si è svolta un’assemblea pubblica molto combattura dal titolo Quali sviluppi per il nuovo ospedale Maria Vittoria relativa al progetto previsto nell’area del parco della Pellerina organizzata dalla Circoscrizione 4.

La serata è stata animata dal presidente della circoscrizione 4 Alberto Re e aveva tra i presenti l’assessore regionale alla sanità Federico Riboldi, l’assessore all’urbanistica Paolo Mazzoleni, l’ assessore alle politiche sociali del Comune di torino Jacopo Rosatelli e il direttore generale dell’Asl Città di Torino Carlo Picco

Gli amministratori pubblici hanno confermato che l’ospedale si farà. Il nuovo ospedale avrà 511 posti letto per 348 milioni di investimento provenienti da fondi Inail che ne deterrà la proprietà, che vanno utilizzati  in tempi rapidi per non perdere l’occasione

Secondo Mazzoleni: “Lo studio fatto dimostra che l’ospedale è fattibile e che l’area su cui verrà realizzato è quella degli spettacoli viaggianti. Si tratta di un’infrastruttura ingombrante, ma che verrà realizzata con le migliori prestazioni energetiche, ambientali e di sostenibilità; al momento esiste un gruppo di progettazione che ha vinto una gara e lo realizzerà a partire dal documento preliminare. Il Maria Vittoria non verrà abbandonato, ma continuerà ad avere una destinazione sanitaria pubblica”.

A fare da garante secondo i politici sarà il protocollo siglato tra Regione, Comune e Asl che dovrebbe prendere impegni precisi e assunzioni di responsabilità come quella di lasciare un bilancio non negativo sul consumo di suolo, di compensarlo e di portare avanti la costruzione in modo trasparente.

In risposta agli interventi dal palco ci sono stati diversi interventi di politici dell’opposizione del Movimento 5 Stelle e di rappresentanti della maggioranza.

Le critiche all’insediamento  dell’ospedale alla Pellerina  si Sono incentrate sulla pericolosità dell’area scelta che fa parte di un parco cittadino che è il maggiore polmone vede della città. L’attuale maggioranza in comune a Torino aveva promesso che non avrebbe consumato piú suolo in città e invece il progetto prevede consumi molto ingenti. E anche stato fatto notare che erano presenti rappresentati istituzionali dell’ambito della sanità, ma che non si occupano di ambiente.

E’ anche stato ricordato che anni fa era già stato presentato e finanziato un progetto per il rifacimento dell’Ospedale Amedeo di Savoia e Birago di Vische e che potrebbe essere ampliato con l’area compresa tra l’ansa della Dora e corso Svizzera che è anche pesantemente degradata.

Si è anche parlato di un documento riservato in cui sono elencati i parametri che portano alla scelta del Parco della Pellerina che sembrano studiati per orientare la scelta sul progetto del parco della Pellerina.

Il costituendo comitato Salviamo la Pellerina ha reso pubblico un comunicato dopo l’incontro

La farsa dell’assemblea pubblica della circ. 4 di Torino del 28.10.2024. Premesso che:

  • il Comitato Salviamo la Pellerina, nato all’indomani della diffusione della notizia che l’area scelta per la costruzione del nuovo ospedale Maria Vittoria sarebbe stata quella del Parco della Pellerina, confermata nella prima assemblea pubblica della circoscrizione 4 nel gennaio 2023 dove come primo interlocutore ha trovato il consigliere circoscrizionale Citro Christian della Lista Civica Futura per i Beni Comuni;
  • la grossa mobilitazione popolare, contraria alla scelta, ha portato alla raccolta delle firme necessarie per presentare dapprima una petizione, poi una delibera consiliare di iniziativa popolare e successivamente alla richiesta di un primo Referendum propositivo vincolante bocciato dalla commissione comunale preposta al vaglio del testo referendario;
  • non avendo ottenuto nulla da tutte le iniziative tese a far conoscere la volontà dei cittadini agli amministratori comunali, anche con il supporto dei consiglieri comunali Valentina Sganga e Andrea Russi e dell’associazione Generazioni Future, abbiamo raccolto oltre 1700 sottoscrizioni per un secondo referendum;
  • la politicizzata commissione chiamata a giudicarlo, senza la presenza del Difensore Civico, unico rappresentante dei cittadini previsto nello Statuto comunale, lo ha bocciato, andando così ad impedire ai cittadini di esprimere il proprio legittimo parere, costringendoci ad un ricorso al TAR, cosi come evidenziato nell’intervento odierno del rappresentante il Comitato Referendario Salviamo la Pellerina, Giorgio Zimbaro.

Tenuto conto che abbiamo sempre considerato questa scelta amministrativa sbagliata, soprattutto data la presenza di reali alternative, come ad esempio l’area Thyssen o di quella a minor impatto quale l’area dove oggi sorgono l’Amedeo di Savoia e Birago di Vische. Tale area venne già valutata per il rifacimento dei due ospedali, fino a giungere ad un progetto esecutivo realizzato dal raggruppamento di studi professionali guidati dall’lng. Lorenzo Buonomo.

Quest’ultimo, è intervenuto come libero cittadino nel dibattito assembleare ed ha ribadito che trova possibile l’allargamento del progetto nell’area racchiusa tra l’ansa della Dora e C.so Svizzera per il riordino delle strutture ospedaliere, elencando i diversi vantaggi di quest’area rispetto all’area della Pellerina:

  • non necessità di variante al Piano Regolatore, essendo già un’area a servizi ospedalieri;
  • la classe acustica propria e delle aree limitrofe è migliore;
  • è già dotata di infrastrutture pubbliche (trasporti ecc…);
  • è già di proprietà della Regione, mentre la Pellerina è del Comune;
  • è più facile controllare la diffusione di virus in caso di pandemia, essendo l’area isolata dalla Dora e connessa al tessuto urbano solo sul fronte di c.so Svizzera;
  • utilizzando quest’area si ridurrebbe al minimo il consumo di suolo.

Infine, l’Ing. Buonomo ricorda che l’art. 40 c. 3, 4, 5 e 6 del Codice degli Appalti (36/2023) prevede che nella fase iniziale della progettazione venga sviluppato il dibattito pubblico per valutare le alternative progettuali, procedura che non è stata seguita.

Tutti questi vantaggi non sono stati considerati dall’amministrazione comunale, come emerge in un documento riservato, reso pubblico dal consigliere Citro. In questo documento vengono elencati alcuni parametri che portano alla scelta del Parco della Pellerina. Parametri che sembrano studiati apposta per far cadere la scelta sul Parco, mentre NON viene considerato il consumo di suolo.

Crediamo, quindi, che quanto sopra riportato debba essere valutato anche dagli organi della giustizia amministrativa e contabile e che per la tutela del patrimonio ambientale comune e nell’interesse delle generazioni future, l’attuale amministrazione abbia l’obbligo di adottare la “reale migliore scelta” recuperando il progetto esecutivo e lo studio di fattibilità già realizzati, pagati circa 2 milioni di euro, spostando la scelta progettuale nell’attuale area dell’Amedeo di Savoia, attraverso l’istituto dell’autotutela, anziché continuare a prendere in giro i cittadini, coinvolgendoli solo nella fase finale della progettazione.

 

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1 Commento

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  1. Avatar

    Teresa Tordo

    29 Ottobre 2024 at 17:18

    assolutamente contraria, da subito, alla scelta della Pellerina. Constato che l’amministrazione comunale non dà valore alla volontà dei cittadini e preme per una scelta arbitraria molto più costosa sia in termini economici che ambientali e di cui non vengono spiegate le motivazioni.

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