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Perché ci sono gli indiani nei fregi di Palazzo Carignano a Torino?

Le figure dei nativi americani sui fregi di Palazzo Carignano non sono soltanto un dettaglio decorativo

Gabriele Farina

Pubblicato

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TORINO – Passeggiando nel centro di Torino, è impossibile non rimanere affascinati dalla maestosità di Palazzo Carignano, uno dei più importanti edifici storici della città. Costruito tra il 1679 e il 1685 su progetto dell’architetto Guarino Guarini, è noto per il suo caratteristico stile barocco, le sue linee curve e la sua imponenza. Ma a catturare lo sguardo più curioso, sono i fregi della facciata. Su di essi, si trovano raffigurazioni che richiamano le sembianze di nativi americani, con volti scolpiti dai tratti esotici e copricapi piumati. Questa decorazione inusuale ha suscitato negli anni molte domande: perché rappresentare degli indiani nel cuore del Piemonte? La risposta affonda le radici nella storia militare e nelle imprese della famiglia Carignano.

La vittoria sugli Irochesi: una celebrazione sui fregi

Il dettaglio chiave per comprendere la presenza delle figure di nativi americani nei fregi di Palazzo Carignano è legato a una vittoria militare importante ottenuta dal reggimento Carignano contro gli indiani irochesi. Questo episodio avvenne durante le guerre coloniali francesi nel Nord America, quando il ramo cadetto dei Savoia, la famiglia Carignano, serviva negli eserciti europei impegnati oltreoceano.

La casata Carignano, in particolare con il principe Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano, prestava servizio sotto la bandiera francese. La Francia, all’epoca, era impegnata in varie campagne nel Nuovo Mondo, nel tentativo di espandere e consolidare il proprio dominio nelle colonie nordamericane, in particolare in Canada. In questo contesto, il reggimento Carignano si distinse in una serie di battaglie contro le tribù irochesi, una potente confederazione di popoli indigeni che resisteva all’espansione europea.

Simbolismo della vittoria

L’inserimento degli indiani irochesi nei fregi del palazzo può quindi essere interpretato come un simbolo celebrativo di questa vittoria militare. I nobili europei dell’epoca erano soliti immortalare i loro successi sui campi di battaglia attraverso rappresentazioni artistiche e architettoniche. Così, le figure degli indiani sui fregi di Palazzo Carignano non rappresentano semplicemente un’esotica decorazione, ma simboleggiano un trionfo militare che accrebbe il prestigio della famiglia Carignano.

Le raffigurazioni degli indigeni con copricapi piumati sono, dunque, un omaggio visivo ai nemici sconfitti, una testimonianza del potere e del coraggio del reggimento Carignano, che aveva saputo dominare popoli lontani ed esotici. In questo modo, la facciata del palazzo diventa una sorta di trofeo in pietra, che racconta le imprese eroiche dei suoi proprietari.

Guarini e l’estetica del trionfo

L’architetto Guarino Guarini, incaricato di progettare il palazzo, era un innovatore visionario. Ben consapevole dell’importanza simbolica che la famiglia Carignano attribuiva alle sue imprese militari, decise di incorporare queste figure “esotiche” nei fregi dell’edificio. L’inclusione di simboli di popoli lontani, specialmente di quelli sconfitti in battaglia, era una pratica comune nell’architettura del tempo, che spesso attingeva a tematiche coloniali e militari per celebrare le glorie delle grandi famiglie.

Inoltre, Guarini voleva che il palazzo riflettesse l’importanza e il rango della famiglia Carignano, e l’uso di figure “esotiche” serviva anche ad accentuare l’idea di dominio e potere su terre lontane e misteriose. Gli indiani irochesi rappresentati sui fregi non erano soltanto simboli di sconfitta, ma anche manifestazioni del potere europeo sulle colonie e della capacità della famiglia di influenzare gli affari mondiali.

La facciata di Palazzo Carignano: un’opera di propaganda?

Oltre alla celebrazione della vittoria, si può leggere nei fregi un sottotesto di propaganda. La rappresentazione degli indigeni sui fregi di un palazzo così importante per la storia piemontese e italiana non era solo una scelta decorativa, ma anche un messaggio politico. La famiglia Carignano si presentava come protagonista in un contesto più ampio, non solo locale ma anche internazionale, sottolineando il proprio contributo alle guerre coloniali e alla costruzione dell’impero francese.

In questo senso, Palazzo Carignano non era solo una dimora aristocratica, ma una dichiarazione di potenza, un ricordo duraturo delle conquiste e del ruolo della famiglia nei grandi eventi storici del loro tempo.

Conclusione

Le figure dei nativi americani sui fregi di Palazzo Carignano non sono soltanto un dettaglio decorativo: rappresentano una testimonianza della storia militare della famiglia Carignano e delle sue vittorie oltreoceano contro gli indiani irochesi. Oggi, quelle raffigurazioni continuano a stupire i visitatori, non solo per la loro estetica esotica, ma anche per il loro significato storico, che racconta di un’epoca in cui le glorie militari venivano immortalate nelle pietre degli edifici più prestigiosi.

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1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    Renata

    22 Ottobre 2024 at 0:17

    Altro che onore e trofei!
    Hanno massacrato o ridotte in schiavitù intere popolazioni indigene solo per manie di ricchezza e di potenza!!
    Avrei preferito non conoscere questi dettagli!….

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