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Cronaca

Corruzione e turbativa d’asta, indagati a Torino il patron del Mercato Centrale e la dirigente comunale Paola Virano

Al centro dell’inchiesta la concessione del Mercato Ittico

Gabriele Farina

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TORINO – L’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Enrica Gabetta e dal pubblico ministero Giovanni Caspani ha fatto emergere nuove rivelazioni su presunte irregolarità negli appalti pubblici, coinvolgendo figure di rilievo dell’amministrazione comunale di Torino. L’indagine trae origine dai sospetti sollevati durante le investigazioni sui Mercatini di Natale e Cioccolatò, e si è estesa fino alla gara d’appalto per la concessione e la ristrutturazione del mercato del pesce, chiuso dal 2021. Un bando dal valore di 2 milioni e 600 mila euro sembra essere stato al centro di manovre illegali.

Dalle intercettazioni raccolte, emerge l’ipotesi che ci siano state trattative volte a manipolare la gara d’appalto. Tra gli indagati spicca il nome di Paola Virano, dirigente dell’assessorato comunale al commercio, accusata di turbativa d’asta e corruzione. Il suo coinvolgimento si collega alla gestione del bando del mercato ittico, che secondo l’accusa sarebbe stato volutamente lasciato andare deserto per permettere agli aspiranti vincitori di ottenere più tempo per presentare la fidejussione bancaria, pari al 10% del valore della base d’asta.

Un altro nome rilevante nell’inchiesta è quello di Umberto Montano, patron di Mercato Centrale, indagato per corruzione. Secondo le accuse, durante le trattative tra maggio e giugno di quest’anno, Montano avrebbe ottenuto condizioni favorevoli per la rateizzazione di un debito e uno sconto di un milione di euro sul canone di concessione. Queste ipotesi accusatorie sono ancora in fase di verifica, e a tal proposito sono state effettuate perquisizioni negli uffici dell’assessorato comunale.

Roberto Capra, avvocato difensore di Paola Virano, ha dichiarato che la sua assistita è tranquilla e confida pienamente che le indagini della Procura dimostreranno la correttezza delle sue azioni.

Parallelamente, l’inchiesta ha aperto un altro filone che coinvolge il Comune di Trofarello. Anche qui sono emerse accuse di corruzione, con il segretario e il vicesegretario generale del Comune sotto indagine. I due funzionari sarebbero sospettati di aver favorito un concittadino durante un concorso per un posto amministrativo in municipio.

Le indagini sono ancora in corso e si attendono ulteriori sviluppi.

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