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Salute

Le mediche e i medici di Torino contro il Papa: le sue parole marchio di infamia

L’Ordine dei Medici di Torino ha scritto al ministro della Salute Orazio Schillaci e al ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo le parole del Papa sull’aborto

Gabriele Farina

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TORINO – L’Ordine dei Medici di Torino ha scritto al ministro della Salute Orazio Schillaci e al ministro degli Esteri Antonio Tajani chiedendo di “valutare una ferma presa di posizione nei confronti dello Stato della Città del Vaticano” dopo le parole di Papa Francesco. Bergoglio ha definito “sicari” i medici che praticano l’interruzione di gravidanza.

Scrivono i medici di Torino:

Come mediche e medici rispettiamo i diritti riconosciuti dallo Stato italiano, rispettiamo sempre e non giudichiamo le decisioni assunte dalle persone sulla propria salute. Rinnoviamo dunque la sorpresa e il dispiacere che esprimemmo direttamente al Papa nell’ottobre del 2018, quando già allora appellò pubblicamente con il termine ‘sicari’ i medici non obiettori che praticano l’interruzione di gravidanza.

Come sanitari, incaricati di pubblico servizio, tenuti all’osservanza delle leggi del nostro Paese, chiediamo quindi di valutare una ferma presa di posizione nei confronti dello Stato della Città del Vaticano per il marchio di infamia impresso, con le parole del Pontefice, sulla categoria medica, affermazione al limite dell’ingerenza nella legittimità di una norma di legge del nostro Stato.

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