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Da Asti due storie di benzinai che si sono rivelati evasori fiscali: milioni di euro occultati al fisco

In un caso si tratta di un gestore che riceveva carburante, ma non dichiarava quanti soldi guadagnava con esso, nell’altro c’è un buco di tre anni nella dichiarazione fiscale

Redazione Quotidiano Piemontese

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ASTI – Due benzinai sono risultati evasori fiscali che hanno occultato il loro introito allo Stato per quasi 4 milioni di euro in tutto.

Le due attività illecite sono state scoperte dalla guardia di finanza di Asti nell’ambito dei controlli sui gestori di pompe di carburante.

La prima storia riguarda una stazione di servizio a ditta individuale che, secondo le tabelle dei dati finanziari in possesso delle forze dell’ordine, riceveva fin dal 2019 un flusso di litri di combustibili senza però dichiarare il reddito che ne derivava e senza pagare l’Iva. Gli incassi, secondo le stime della Finanza, ammontano a 3 milioni e 200 mila euro, mentre l’Iva non pagata è di 500 mila euro.

In più, nè il gestore nè la pompa risultavano iscritti al portale Osservaprezzi Carburanti del Ministero delle Imprese. Il titolare dell’attività è stato denunciato per evasione fiscale.

La seconda storia riguarda una società attiva nel settore del carburante vicino a Canelli. Secondo il controllo della Finanza nei database, questa attività economica non aveva presentato le dichiarazioni fiscali per tre anni (2019, 2020 e 2021), per poi cedere l’esercizio commerciale ad altri. Sarebbero 333 mila i soldi occultati al fisco, con 38 mila euro di Iva non pagata.

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