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Cultura

A Torino il primo safari urbano di UrbanTracks, e poi tutti in teatro

Tracks, è un progetto culturale multidisciplinare della compagnia di musica-teatro torinese Accademia dei Folli

Gabriele Farina

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TORINOTracks, è un progetto culturale multidisciplinare della compagnia di musica-teatro torinese Accademia dei Folli, vincitore del bando “Torino, che cultura!” e domenica 29 settembre ha in programma i primi due appuntamenti.

Alle ore 15, con partenza dal Teatro Studio Bunker, si svolge il primo safari urbano di UrbanTracks, passeggiate in cui il pubblico può luoghi chiave della città e catturare storie legate alle sfide globali dell’Agenda 20230. Sotto la guida esperta di Legambiente, in stretta collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics di Torino, gli itinerari si propongono di svelare gli strati più profondi dei quartieri cittadini attraverso un approccio multisensoriale e multiforme.

Questo primo appuntamento è dedicato all’Obiettivo 1 dell’Agenda 2030,“Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo”. Legambiente accompagnerà i partecipanti a conoscere le diverse realtà associative che sul territorio di Barriera di Milano si adoperano quotidianamente per raggiungere questo importante traguardo, interagendo con le diverse forme di povertà: educativa, alimentare, economica, sociale e culturale.

I Mezzalira – panni sporchi fritti in casa

Al termine della passeggiata, alle 17.30, il Teatro Studio Bunker ospita il primo spettacolo della rassegna LiveTracks: I Mezzalira – panni sporchi fritti in casa, una produzione Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Ars Teatro e Creazione. Un racconto tragicomico che, ai toni brillanti della commedia all’italiana, mescola le tinte fosche del giallo e del thriller e che ci invita a guardare attraverso il buco della serratura di una casa “qualsiasi” per rintracciare il nostro personalissimo passato, e ricostruire così la nostra storia, la storia della nostra famiglia, non sempre perfetta.

Il titolo nasce da un gioco linguistico che crea una fusione tra il celebre detto popolare “i panni sporchi si lavano in casa” e il concetto della “frittura” come simbolico spartiacque del binomio più antico della storia: quello tra servo e padrone, tra chi produce l’olio e chi lo possiede, tra chi può friggere tutti i giorni e chi non può friggere mai. Se è vero che la saggezza popolare insegna a mantenere celate le questioni familiari all’interno delle mura domestiche lontano da occhi indiscreti, è altrettanto vero che quelle mura non sempre bastano a contenere i segreti, i tabù e i non detti della famiglia Mezzalira, protagonista del racconto, che, proprio come l’olio delle olive che raccoglie, scivola in una spirale di infausti accadimenti che la indurranno, inevitabilmente, a scendere a patti col mondo esterno.

La narrazione alterna alla parola dei contrappunti sonori, realizzati in scena dagli attori stessi per restituire le atmosfere e creare suggestioni. Si ricorre, invece, alla musica, composta appositamente da Tiziano Caputo per lo spettacolo ed eseguita rigorosamente dal vivo, ogni qual volta le parole, non potendo reggere il peso del sentimento, debbano essere sublimate attraverso il canto. È un canto dell’anima, un canto di condivisione, un canto ancestrale di ritrovata connessione con la parte più profonda del nostro essere e con la terra d’appartenenza.

La partecipazione al Safari Urbano è gratuita. Per lo spettacolo teatrale l’ingresso è a €10.

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