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Cultura

The Others cambia casa e si trasferisce al Centro Internazionale di Formazione dell’ILO

The Others cambia casa e punta ancor di più sulla sua vocazione internazionale

Gabriele Farina

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TORINOThe Others cambia casa e punta ancor di più sulla sua vocazione internazionale. Dopo gli ultimi quattro anni all’interno del Padiglione 3 di Torino Esposizioni, la fiera d’arte indipendente – ideata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini, con la direzione artistica di Lorenzo Bruni – giunta quest’anno alla sua XIII edizione e in programma dal 31 ottobre al 3 novembre, approda all’interno del Centro Internazionale di Formazione dell’ILO – Organizzazione Internazionale del Lavoro. Un’area extraterritoriale a Torino, simbolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e Centro Internazionale d’eccellenza nella formazione continua, oltreché vero crocevia di multiculturalità e inclusività quale punto di riferimento a Torino per studenti, professionisti, diplomatici e politici provenienti da tutto il mondo.

Immersa all’interno del Parco del Valentino, che farà da cornice alla fiera, The Others aprirà al pubblico le porte di questa sede unica per quattro giorni, fra espositori italiani e stranieri, accogliendo i visitatori in un ambiente cosmopolita, dinamico, vivace e creativo che ne riflette la sua identità.

Un’occasione unica, quindi, per varcare la soglia dell’ITCILO e respirarne così la sua vocazione internazionale, esplorandone gli spazi in occasione della fiera di arte contemporanea. The Others accompagnerà il pubblico in un vero viaggio alla scoperta del lavoro di artisti affermati e giovani talenti, all’interno di un contesto che quotidianamente mescola storie, incontri e competenze all’avanguardia per affrontare i temi e la complessità dei nostri giorni, in un mondo sempre più articolato e interconnesso.

I visitatori avranno a disposizione un servizio gratuito continuativo di navette, che metterà in comunicazione The Others con le fermate della metropolitana Lingotto e Italia ’61, e Artissima. Il servizio sarà attivo da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre.

La fiera sarà allestita in particolare all’interno del Padiglione Americas 2: edificio a più piani e ambienti sovrastato da una doppia cupola in vetro dal design geometrico che illumina l’intero spazio. È questo il cuore pulsante di The Others 2024 che ritorna alle origini, in uno spazio espositivo che assegna a ogni espositore un’area riservata all’interno delle numerose stanze, per favorire il dialogo tra artisti, collezionisti e visitatori in un intreccio di punti di vista diversi fra gallerie, spazi non profit e artist run spaces, espressione di un mondo in costante cambiamento a cui la fiera vuole dare voce.

Sulle rive del Po, invece, il pubblico potrà usufruire di tutti i servizi del Campus: dal ristorante alla carta al self service, tra le ricette provenienti dal mondo e la cucina multietnica, senza dimenticare l’area chill-out esterna sul prato, tra bar e lounge sia interna che esterna, affacciata sul parco del Valentino, per un momento conviviale che avvicini l’arte al pubblico, ma che spinga anche l’incontro fra artisti, curatori, critici, collezionisti, intellettuali e giovani.

Da sempre crossover tra linguaggi e tra artisti di generazioni e provenienze differenti, The Others cambia sede ma riconferma, anzi amplifica, la sua identità eclettica e internazionale, all’avanguardia e in ascolto verso un sistema dell’arte in continuo cambiamento.

«The Others 2024 raggiunge il massimo livello di simbiosi tra contenitore e contenuto: internazionale, multidisciplinare, inclusivo, rigoroso – racconta Roberto Casiraghi, ideatore della fiera, che prosegue – ci troviamo in uno spazio extra territoriale, riservato e libero al tempo stesso, che necessita del rispetto assoluto delle regole, condizione indispensabile perché la creatività possa dare ampio sfogo alla fantasia dell’arte ed offrire al pubblico una moltitudine di chiavi di lettura tutte affascinanti».

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