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Economia

L’emendamento del ddl Sicurezza sulla canapa light lascerebbe a casa 900 lavoratori in Piemonte

Un passo indietro che avrebbe del clamoroso e colpirebbe duramente un intero settore

Gabriele Farina

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TORINO – Un emendamento senza senso e che, se approvato, lascerebbe a casa circa 900 lavoratori in Piemonte. Questo il senso del pensiero di chi lavora nella filiera della cannabis in Piemonte, una filiera che comprende circa 300 aziende, i cui lavoratori sono per l’80% under 30.

L’emendamento al ddl Sicurezza è stato approvato dalle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera e a settembre dovrà essere discusso nelle due Camere. La assiciazioni dei lavoratori della cannabis (sono diverse) sono attive per cercare di fermare un’azione che ritengono puramente ideologica e totalmente controproducente.

La cannabis light (con presenza di THC inferiore allo 0,2%) venne autorizzata in Italia solo nel 2016. Ora un passo indietro che avrebbe del clamoroso e colpirebbe duramente un intero settore. Il nuovo ddl bloccherebbe anche la produzione di una lunga serie di alimenti come tisane, integratori, spezie, estratti, liquori, birre e cibi per animali.

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