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Economia

Cresce l’export in Piemonte: +0,9% nel primo trimestre 2024

In Piemonte, i distretti hanno ottenuto risultati migliori della media dei distretti italiani, in calo dell’1,1%

Gabriele Farina

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TORINO – Nel primo trimestre 2024 le esportazioni dei distretti piemontesi ammontano a 3,2 miliardi di euro, in crescita dello 0,9% per un corrispettivo di 30 milioni di euro. Questo l’ultimo dato sull’export distrettuale elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo. In Piemonte, i distretti hanno ottenuto risultati migliori della media dei distretti italiani, in calo dell’1,1%.

L’andamento dell’export è positivo sia verso i nuovi mercati (+1%), trainati da Hong Kong, Emirati Arabi Uniti, India e Polonia, sia verso i mercati maturi (+0,9%) con Stati Uniti, Irlanda, Regno Unito, Danimarca e Germania in testa. Considerando i principali sbocchi commerciali delle esportazioni distrettuali piemontesi, le contrazioni più evidenti hanno riguardato Belgio, Francia, Cina e Romania.

Agroalimentare

I distretti agro-alimentari piemontesi hanno registrato nel complesso un aumento delle vendite all’estero del 5,1%, ma non tutti hanno un segno positivo: Dolci di Alba e Cuneo (+18,9%, pari a +75 milioni di euro), Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+7,6%, pari a +17 milioni di euro), Riso di Vercelli stabile sui livelli di export del primo trimestre 2023, Vini delle Langhe, Roero e Monferrato (-2%, corrispondenti a -9 milioni di euro) e Nocciola e frutta piemontese (-17,8% corrispondenti a -17 milioni di euro).

Moda

I distretti del sistema moda hanno realizzato nel complesso una crescita dell’1,3%, ma l’andamento dei due distretti è nettamente differente: l’Oreficeria di Valenza ha aperto l’anno con una crescita dell’export del 5,8% per 27 milioni di euro; il Tessile di Biella, invece, ha registrato un calo sui mercati esteri del 2,2% pari a 13 milioni di euro.

Meccanica

Il 2024 si è aperto con qualche difficoltà per l’export della meccanica distrettuale piemontese, in calo del 5,9%. Risultano in diminuzione tutti i distretti: Macchine utensili e robot industriali di Torino (-1,1%, pari a -3 milioni di euro), Rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia (-6,5%, pari ad -27 milioni di euro); Frigoriferi industriali di Casale Monferrato (-12%, corrispondenti a -10 milioni di euro) e Macchine tessili di Biella (-22,2%, corrispondenti a -7 milioni di euro).

Poli tecnologici

Per quanto riguarda i poli tecnologici piemontesi, nel primo trimestre 2024 l’export è stato pari a 50 milioni di euro, corrispondente ad una crescita del 12,7%. Questo risultato complessivo è frutto del balzo nelle esportazioni del Polo aerospaziale (+38,9%, pari ad un aumento in valore di 67 milioni di euro) che controbilancia la battuta d’arresto del Polo ICT di Torino (-7,6%, per un calo in valore di 17 milioni di euro).

Per Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo: «La buona capacità competitiva dei distretti piemontesi ci porta a pensare che il ritmo di crescita si rafforzerà nel momento in cui l’incertezza internazionale, legata anche al fermo nel Canale di Suez, si attenuerà. Tra l’altro, si è da poco chiarito il quadro incentivi legato a Transizione 5.0, e questo non può che essere uno stimolo per gli investimenti in chiave sostenibile, che potranno beneficiare di importanti crediti d’imposta. Intesa Sanpaolo ha agito in anticipo lanciando già a marzo il programma di finanziamenti Il tuo futuro è la nostra impresa, che mette a disposizione per il Piemonte 10 miliardi di euro proprio su Transizione 5.0 ed energia, sviluppo internazionale, digitale e cybersecurity, in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR. Il programma è un’opportunità anche per le piccole imprese, in particolare per quelle che sosteniamo attraverso le filiere: solo in Piemonte 86 per un totale di 4.400 aziende fornitrici».

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