Cronaca
Assolti genitori che picchiavano le figlie: la violenza in un campo Rom è un connotato
La senatrice Paola Ambrogio chiede che il ministro della Giustizia mandi gli ispettori a Torino
TORINO – Una senteza della corte d’Appello di Torino è destinata a far discutere a lungo. Due genitori sono stati assolti dalle accuse di picchiare sistematicamente le figlie perchè, spiega la sentenza, nell’ambiente in cui vive la famiglia “la violenza è un connotato”.
In primo grado la coppia era stata condannata a 2 anni e mezzo di carcere. La corte d’Appello ha riconosciuto, come aveva fatto quella di primo grado, le violenze, come pure il clima di violenza presente tra i coniugi. Tuttavia i giudici di secondo grado hanno sostanzialmente ritenuto inevitabile questa modalità di gestione violenta nell’ambito del Campo Rom in cui vive la famiglia, scrivendo che questo è l'”unico strumento disponibile per garantire ordine e disciplina in seno alla famiglia e nei rapporti tra le bambine”.
A far discutere è la deifinizione di violenza come “connotato del campo Rom”, che la sentenza ha mutuato dalla deposizione di un neuropsichiatra infantile che aveva detto: “Il clima di violenza mi sembrava accettato come un dato di fatto, ma sono bambini che vivevano in un campo rom, dove la violenza è un connotato”
La prima a commentare la sentenza è stata Paola Ambrogio, Senatrice di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Infanzia e adolescenza. Per Ambrogio “è un fatto gravissimo e un precedente pericolosissimo: da un lato si certifica che i campi rom sono un contesto in cui la violenza è all’ordine del giorno, dall’altro si sdogana la violenza contro donne e bambini proprio perchè in quel contesto è normale.
“Che questo sia avallato dal nostro sistema giudiziario – continua – è intollerabile. E’ una sentenza aberrante e paradossale, chiedo formalmente che il ministro della Giustizia mandi gli ispettori”
(NDR: la foto è di repertorio e non ritrae nessuno dei protagonisti della vicenda)
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Rodolfo
14 Luglio 2024 at 8:55
La giustizia non deve avere 2 o più risoluzioni a secondo dell’ambiente in cui avviene il reato. Al massimo può ammettere attenuanti ma non assoluzioni. I campi Rom non sono al dì fuori della legge a meno che si accetti una extraterritorialita` di codesti luoghi cosa per cui nessun tribunale italiano può giudicare.
Anna Lia Guglielmi
14 Luglio 2024 at 16:08
d’accordissimo con Rodolfo, attenuanti ma mai assoluzioni; la legge non è uguale per tutti?