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Filtro intelligenza artificiale: l’effetto sulla percezione di sé nell’adoloscente
Presentarsi online per molti significa trasformare la propria immagine per adattarla a un ideale di perfezione
Presentarsi online per molti significa trasformare la propria immagine per adattarla a un ideale di perfezione. È la trasformazione apportata dall’utilizzo indiscriminato dei filtri bellezza tiktok, instagram o snapchat, che sta influenzando il modo in cui i giovani costruiscono la propria identità e si mostrano al mondo.
Social vs realtà: lo sviluppo dei filtri AI
La nascita dei “filtri bellezza” è strettamente legato al fenomeno dei selfie avviato nei primissimi anni 2000. Facebook prima, Instagram e Snapchat poi, hanno offerto agli utenti la possibilità di modificare la propria immagine con un semplice tocco.
Inizialmente, si trattava di piccole modifiche come la levigatura della pelle, ma con l’avanzare della tecnologia e la diffusione degli algoritmi di AI generativa, i filtri sono diventati sempre più sofisticati.
L’ultimo esempio è il filtro intelligenza artificiale Bold Glamour di Tik Tok, il quale sfruttando reti neurali e tecnologie di autoapprendimento, riesce a trasformare radicalmente il viso dell’utente. Con tutte le implicazioni psicologiche che ne derivano.
Impatto psicologico e nuovi standard di bellezza
Nel contesto digitale, la bellezza si è trasformata in assenza di imperfezioni, assumendo i contorni di un ideale irraggiungibile nella realtà, ma che online diventa possibile.
L’inarrestabile diffusione dei “filtri bellezza” ha sollevato importanti questioni etiche sociali riguardo alla percezione distorta che i più giovani stanno associando alla bellezza e le implicazioni sulla loro salute mentale.
L’esposizione a standard estetici irrealistici, insieme all’uso eccessivo di filtri e fotoritocco, sono tra le cause scatenanti di dismorfia corporea, un disturbo psicologico che si esprime con una preoccupazione eccessiva o distorta per alcuni aspetti del proprio corpo.
In questa contrapposizione tra social vs realtà, gli adolescenti hanno acquisito un’idea falsata di come dovrebbe essere la propria pelle, considerando difetti quelle caratteristiche naturali dell’epidermide. Ne consegue che sempre più giovanissimi si rivolgano a chirurghi estetici per rendere il proprio viso come quello trasmesso dallo schermo.
Gestire gli effetti dei social, il ruolo dei genitori
Molti adolescenti oggi sono interessati più a sapere come si usano i filtri su tiktok piuttosto che come fortificare la propria autostima nella vita reale. Dunque, è compito dei genitori instradare i figli sulla giusta rotta.
Il primo passo è valutare se sono in atto comportamenti scorretti e/o patologici nell’attività online. In questi casi, impiegare un’app di monitoraggio fornisce indicazioni importanti sulle abitudini dei figli. L’app mSpy pannello offre un controllo da remoto e anonimo di profili social, conversazioni e contatti da cui possono emergere possibili situazioni rischiose.
Ecco altri suggerimenti che i genitori possono applicare fin da subito:
Essere disponibili per offrire ascolto e supporto
Stabilire insieme ai figli regole per il tempo da trascorrere online
Promuovere attività nel contesto reale, come sport, hobby e socialità
Creare un ambiente familiare aperto dove i figli possano sentirsi accettati
Aiutarli a sviluppare autostima e valorizzazione della propria unicità
Conclusioni
Come abbiamo visto, il tema sulla bellezza nella società di oggi è viziato dall’intervento delle piattaforme social. In tale contesto, il monitoraggio attento e tempestivo dei comportamenti digitali degli adolescenti può impedire che un trend online degeneri in una condizione psicologica negativa.
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