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Ambiente

E’ morto Gianni Boscolo il padre e storico direttore della rivista Piemonte Parchi

Ha diretto per anni la rivista dedicata alle aree naturali in Piemonte

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E’ morto Gianni Boscolo il giornalista che ha creato e diretto per anni  Piemonte Parchi, il mensile della Regione Piemonte dedicato alla divulgazione e alla riflessione dei temi delle aree protette, uno dei precursori della comunicazione ambientale e della conservazione della natura in Italia.

Lo hanno ricordato su Piemonte Parchi gli ex dirigenti e direttori delle Aree protette regionali del Piemonte

Gianni Boscolo ha rappresentato molto, tanto, per noi della prima squadra delle direzioni dei Parchi, come sappiamo ha anche rappresentato un punto di riferimento per tutto il personale dei parchi.

La sua cifra è stata in particolare quella di portare la cultura del giornalismo maturo e responsabile nel mondo della natura, troppo spesso chiuso in se stesso in un mondo fatto di culture scientifiche della natura e poco di cultura della parola e della comunicazione.

Piemonte Parchi è divenuta con lui una vera Rivista, e non solo un house organ pubblico, creando un unicum a livello nazionale.Ma esiste una seconda cosa che resta nel nostro cuore:

quella di farci incontrare nella Cascina Le Vallere per parlarci, farci domande tra di noi, al di fuori ed al di sopra del trovarci per parlare di “problemi gestionali”.

Una stagione che purtroppo la Regione Piemonte aveva poi decretato come finita, eliminando il suo Servizio. Una brutta pagina efficientista, che di efficiente non aveva proprio nulla, perché di strutture e di investimenti per la Cultura è sempre utile essere dotati. Oggi siamo dove siamo anche perché troppo poco si è investito nel fare “cultura ecologica”.

Gianni, per questi e altri mille motivi, sei e resti nelle nostre menti e nei nostri cuori e di questo vorremmo parlare ancora nei prossimi tempi, tributandoti di più ancora di queste nostre parole che ti inviamo in questi giorni tristi di inizio giugno, insieme però anche carichi di Memoria. La custodiamo e noi non la disperderemo.

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