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Cronaca

Sequestrate a Torino 13 linee di produzione di ricambi per auto contraffatti

500 mila ricambi sequestrati riproducevano i marchi delle più note case automobilistiche: Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Citroen, Opel, Peugeot, Dacia, Skoda, Ford, Volkswagen, Toyota, Nissan, Renault, Seat, Iveco, Chevrolet

Gabriele Farina

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TORINO – La Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato 500 mila ricambi per auto contraffatti e sequestrato le linee produttive di due aziende del Torinese, per un valore complessivo di oltre 8 milioni di euro. I ricambi sequestrati riproducevano i marchi delle più note case automobilistiche: Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Citroen, Opel, Peugeot, Dacia, Skoda, Ford, Volkswagen, Toyota, Nissan, Renault, Seat, Iveco, Chevrolet.

Le indagini hanno permesso di individuare, oltre alle aziende produttrici, varie imprese che distribuivano i ricambi anche attraverso piattaforme online. Perquisizioni si sono svolte anche nel resto d’Italia, in Piemonte, Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Lombardia e Toscana.

I ricambi sequestrati

Nello specifico le Fiamme Gialle hanno sequestrato copricerchi, coprimozzo, stemmi, elementi ornamentali e tuning per carrozzeria. I ricambi per auto venivano prodotti in capannoni industriali in provincia di Torino, al cui interno sono state scoperte 13 linee di produzione, pienamente operative e professionali, costituite da diversi macchinari per lo stampaggio, la pressatura, la verniciatura, la serigrafia e la tampografia dei prodotti realizzati.

Le forze dell’ordine hanno apposto il vincolo cautelare su 28 macchinari industriali e 449 stampi utilizzati per riprodurre i marchi delle citate case automobilistiche.

Nel corso delle operazioni di perquisizione, i militari hanno inoltre individuato un’area di stoccaggio utilizzata da una delle imprese coinvolte presso i magazzini di una società di logistica (estranea alle contestazioni penali), ove erano stati affittati spazi per oltre 700 mq per depositare i ricambi contraffatti realizzati nonché i copricerchi destinati alla illecita marchiatura.

In tutto sono venti gli indagati che dovranno rispondere di fabbricazione e commercio di prodotti contraffatti, con l’aggravante di averli commessi in modo sistematico e attraverso l’allestimento di mezzi e attività organizzate, e di ricettazione.

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