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Ius soli e Ius scholae entrano nello Statuto della Città di Torino

L’adozione di questo provvedimento intende assumere “un forte significato valoriale nei confronti del Parlamento”

Gabriele Farina

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TORINO – La promozione dei valori del diritto di cittadinanza secondo i principi dello Ius soli e dello Ius scholae è da oggi parte integrante delle finalità del Comune, così come codificate all’articolo 2 dello Statuto della Città di Torino.

Lo ha stabilito il Consiglio comunale, approvando la relativa proposta di deliberazione (primo firmatario, Silvio Viale) con 24 voti a favore e un’astensione. L’adozione di questo provvedimento – si legge nel testo approvato in aula – intende assumere “un forte significato valoriale nei confronti del Parlamento”.

A quest’ultimo, infatti, competono i provvedimenti legislativi inerenti il diritto di cittadinanza e che comprendano sia lo Ius soli che lo Ius scholae, dovendo riguardare coloro che nascono in Italia così come coloro che, nati in un Paese estero, crescono in Italia.

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