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Società

Il messaggio del Vescovo di Torino Repole per la fine del Ramadan: non lasciamoci tentare dall’odio

Papa Francesco ha più volte ripetuto che le crescenti ostilità tra le nazioni si stanno trasformando in “una terza guerra mondiale combattuta a pezzi”

Gabriele Farina

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TORINO – Mercoledì 10 aprile si chiude il mese del Ramadan per donne e uomini di fede islamica. Il vescovo di Torino, Monsignor Roberto Repole, ha voluto mandare un suo messaggio di auguri ai musulmani di Torino.

Cari amici Musulmani,

al termine del digiuno del mese di Ramadan quale Arcivescovo, anche a nome dei cristiani della diocesi di Torino e Susa, vi invio un messaggio di auguri e amicizia. Da pochi giorni anche i cristiani hanno terminato il tempo penitenziale della Quaresima con la festa di Pasqua. Dio che legge nei cuori gioisce della nostra conversione interiore attraverso il digiuno e la preghiera, la condivisione delle gioie e delle sofferenze delle nostre famiglie, in particolare dei più piccoli e dei malati, la solidarietà verso i più bisognosi della comunità.

Questo tempo benedetto si inserisce tuttavia in un contesto di conflitti e guerre che attenuano la nostra gioia. Papa Francesco ha più volte ripetuto che le crescenti ostilità tra le nazioni si stanno trasformando in “una terza guerra mondiale combattuta a pezzi”. E il tragico bilancio delle guerre si manifesta nella perdita di vite umane, persone con ferite gravi, orfani e vedove, sfollati e profughi, distruzione di case e di infrastrutture. Le guerre affondano le loro radici nelle ingiustizie, nella brama di potere, nel disconoscimento dell’uguaglianza dei diritti e dei doveri delle persone e dei popoli.

Non lasciamoci tentare dall’odio, non lasciamo prevalere in noi l’odio e la sete di vendetta. La condanna e il rifiuto della guerra siano inequivocabili poiché ogni guerra è fratricida, inutile e insensata. In guerra non vince nessuno, perdono tutti.

Di fronte alle guerre le religioni, più di tutti, hanno un compito alto, nobile e ineludibile. Ricordiamo quanto scrivono a questo riguardo Papa Francesco e il Grande Imam di al Azhar Ahmad al Tayyeb:

“Le religioni non incitano mai alla guerra e non sollecitano sentimenti di odio, ostilità ed estremismo, né invitano allo spargimento di sangue”

“I veri insegnamenti della religione invitano a restare ancorati ai valori della pace, a sostenere i valori della reciproca conoscenza, della fratellanza umana e della convivenza comune e ristabilire la saggezza, la giustizia e la carità” (Documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, Abu Dhabi, 4 febbraio 2019)

Cari fratelli e sorelle musulmani, uniamo dunque le nostre volontà e i nostri cuori per spegnere il fuoco dell’odio e della violenza, attingendo alle risorse per la pace presenti nelle nostre tradizioni umane e religiose.

Nel sincero desiderio di rinnovare i legami spirituali e di amicizia tra cristiani e musulmani porgo i saluti più cordiali e fraterni alla vostra comunità e alle vostre famiglie, con particolare sollecitudine per i vostri bambini e le persone malate. Buon Eid al-Fitr.

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