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Alessandria

Il Brachetto è Vitigno dell’anno 2024

In Piemonte la zona di produzione del vitigno Brachetto si estende per 925 ettari e comprende il territorio nell’Alto Monferrato, con 26 comuni coinvolti, appartenenti alle province di Alessandria e Asti

Gabriele Farina

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TORINO – Il Brachetto è il “Vitigno dell’anno” 2024, nominato dall’Assessorato Agricoltura, Cibo, Caccia e Pesca della Regione Piemonte, nell’ambito di un’iniziativa che da alcuni anni punta a valorizzare e raccontare i vitigni autoctoni del Piemonte al grande pubblico. Durante la prossima edizione del Vinitaly, che si terrà a Verona dal 14 al 17 aprile ci sarà il passaggio di testimone ufficiale tra l’Erbaluce Vitigno dell’anno 2023 e il Brachetto, Vitigno dell’anno 2024 (Domenica 14 aprile ore 14, Verona – Veronafiere, Padiglione 10 – Area Piemonte).

Il progetto Vitigno dell’anno mira a focalizzare l’attenzione su quelle produzioni di qualità certificate che caratterizzano profondamente interi territori e che pur presentando elevate qualità intrinseche del prodotto e potenzialità competitive sui mercati internazionali necessitano di specifiche azioni di valorizzazione sul territorio da parte della Regione, l’attenzione su tale vitigno durerà per tutto il 2024 accompagnando l’assessorato Agricoltura e Cibo in tutti i sui eventi.

Il vitigno Brachetto

In Piemonte la zona di produzione del vitigno Brachetto si estende per 925 ettari e comprende il territorio nell’Alto Monferrato, con 26 comuni coinvolti, appartenenti alle province di Alessandria e Asti. Sono 380 le aziende vitivinicole produttrici e nell’annata 2023/2024 è stata rivendicata una produzione di circa 5 milioni kg / 5 mila tonnellate di Brachetto a Denominazione di origine.

Il Brachetto è un vitigno a bacca nera tra i più antichi del Piemonte con le sue denominazioni Brachetto d’Acqui DOCG o Acqui DOCG e Piemonte Brachetto DOC che esaltano tutte le caratteristiche organolettiche esclusive del vitigno: colori porpora, rubino con riflessi violacei o rosati, profumo unico di rosa e frutta matura con un gusto delicato ed inebriante.

Il Brachetto d’Acqui DOP o Acqui DOP Spumante si presenta di colore rosso rubino di media intensità tendente al granato chiaro o rosato o rosé con una spuma fine, persistente e brillante; al naso si evidenzia un sentore caratteristico, molto delicato, talvolta fruttato e tendente allo speziato nella versione meno zuccherina; al gusto è delicato e caratteristico, da extra brut a dolce. Il Brachetto d’Acqui DOP o Acqui DOP Passito ha un colore rosso rubino di media intensità che talvolta può essere tendente al granato; al naso offre un aroma muschiato, molto delicato e caratteristico del vitigno Brachetto, con leggero sentore di legno; al palato è dolce, armonico, vellutato e con possibile sentore di legno. L’appassimento delle uve destinate alla produzione del Brachetto d’Acqui DOP o Acqui DOP Passito può essere condotto sulla pianta e/o in ambienti atti a favorire le condizioni ottimali per la conservazione e l’appassimento.

Il Brachetto d’Acqui fu decimato dalla fillossera nel XIX secolo, tanto che si è quasi estinto, ma fu poi rilanciato nella seconda metà del XX secolo. Il vino Brachetto d’Acqui ha ottenuto prima la DOC nel 1969, e poi la DOCG nel 1996.

La DOCG Brachetto d’Acqui o Acqui è riservata ai vini delle seguenti tipologie:

– “Brachetto d’Acqui” o “Acqui”
– “Brachetto d’Acqui” o “Acqui” Spumante
– “Brachetto d’Acqui” o “Acqui” Passito

La DOC è riservata ai vini a tipologia:

– “Brachetto d’Acqui” o “Acqui”
– “Brachetto d’Acqui” o “Acqui” Spumante
– “Brachetto d’Acqui” o “Acqui” Passito
– Piemonte Brachetto
– Piemonte Brachetto Passito
– Piemonte Brachetto Spumante
– Piemonte Brachetto passito (da uve appassite)

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