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Società

Quando i panettieri di Torino inventarono il pancarrè come segno di disprezzo per il boia

Una delle più gustose leggende di Torino

Gabriele Farina

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TORINO – Tra le tante storie curiose che si nascondono nel cuore di Torino ce n’è una che riguarda la nascita del pane a cassetta, il pancarrè. Questa particolare forma di pane a parallelepipedo (che ha in realtà anche una composizione di ingredienti un po’ diversa dal pane tradizionale, ma questa è un’altra storia) è tra le tante invenzioni torinesi e bisogna risalire alla prima metà dell’800 per raccontarla, coinvolgendo naturalmente i panettieri della città e l’ultimo boia di Torino.

L’offesa all’ultimo boia di Torino

L’ultimo boia di Torino si chiamava Piero Pantoni e come tutti i suoi predecessori (quel tipo di lavoro, remunerativo ma poco amato, era spesso ereditario) viveva in un alloggio di via Bonelli. Il boia, benchè svolgesse un lavoro di servizio per la comunità e fosse stipendiato direttamente dal comune, non era benvoluto dalla popolazione e spesso era vittima di ripicche e offese.

In quel periodo i panettieri della zona si rifiutarono di vendergli il pane. L’offesa in questo caso aveva una conseguenza pratica sulla vita del povero Pantoni, che si lamentò con le autorità, le quali intervenirono per mettere in riga i panettieri di Torino, imponendogli di vendere il pane anche al boia.

La situazione si complica

L’imposizione del comune non poteva essere disattesa, così i panettieri trovarono un altro modo per esprimere il loro disprezzo nei confronti del boia. Quando gli porgevano il pane acquistato, lo ponevano davanti a lui sul bancone rovesciato, a testa in giù, con la base rivolta verso l’alto. Questo era un chiaro segno di disprezzo, un’offesa forse maggiore del rifiuto di vendere il pane.

Pantoni non poteva accettare l’ulteriore offesa e decise di rivolgersi nuovamente alle autorità che, verificata la situazione, emisero addirittura un’ordinanza (ben più particolare della precedente) per obbligare i panettieri a porgere il pane nella maniera corretta.

L’inventiva dei panettieri e la nascita del pancarrè

La faccenda avrebbe potuto chiudersi così ma l’inventiva dei panettieri di Torino regalò un ulteriore capitolo alla vicenda definendo anche la leggenda della nascita del pana a cassetta, il pancarrè. Obbligati dal comune a vendere il pane al boia e a porgerglielo nella maniera corretta, i panettieri decisero (chissà chi fu il primo?) a cuocere il pane destinato a Pantoni in una cassetta chiusa, in modo che la forma del pane cotto fosse quella di un parallelepipedo, ugualmente piatto su tutti i lati.

La soluzione in realtà soddisfò tutti, perchè quando il pane veniva venduto al boia ciascuno poteva decidere quale fosse la posizione di quella forma. Per i panettieri era servita al contrario, per il boia era servita dritta. Un escamotage che fece felici tutti e creò il pancarrè, forma che alcuni decenni dopo sarebbe diventata fondamentale per la nascita dei tramezzini, altra eccellenza culinaria nata a Torino.

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