Cittadini
All’ospedale San Giovanni Bosco di Torino via le barriere architettoniche
A progettare e a far realizzare materialmente l’opera di riqualificazione è stata l’Unione Industriali Torino
TORINO – L’area di parcheggio antistante l’ospedale San Giovanni Bosco di Torino è stata resa più agevolmente usufruibile dalle persone con disabilità attraverso l’abbattimento delle preesistenti barriere architettoniche. Nello specifico, in corrispondenza dei quindici stalli destinati ai portatori di handicap, sono state realizzate delle rampe d’accesso al marciapiede, prima assenti, che rendono ora possibile il passaggio e il più comodo ingresso nella struttura sanitaria a coloro che hanno problemi di deambulazione. Inoltre, il nuovo disegno degli spazi di sosta “a pettine” ne ha consentito l’allargamento, in modo da facilitare ai cittadini le manovre di entrata e di uscita dai veicoli, ed è stata rivista tutta la segnaletica, ridefinendo quella orizzontale per evidenziare l’uso esclusivo degli stalli e migliorando al contempo quella verticale.
Un intervento di manutenzione urbana apparentemente simile a molti altri che però, rispetto a quelli abitualmente realizzati in città, ha una caratteristica che ne fa un virtuoso esempio di collaborazione fra l’amministrazione cittadina e un privato: infatti, pur trattandosi di un lavoro effettuato su un’area pubblica, non soltanto a finanziare, ma anche a progettare e a far realizzare materialmente l’opera di riqualificazione è stata l’Unione Industriali Torino.
A renderlo possibile, la disciplina delle opere pubbliche a spese del privato, un modello che consente l’affidamento temporaneo di uno spazio comunale al soggetto attuatore di un’opera di pubblica utilità che, a conclusione dei lavori effettuati, lo riconsegna all’ente, come in questo caso. L’Unione Industriali Torino negli scorsi mesi ha pertanto “ricevuto” e preso in custodia l’area disabili del parcheggio dell’ospedale San Giovanni Bosco, dando incarico ai propri uffici di far prima progettare l’opera di sistemazione – subordinata ad approvazione con delibera della Giunta comunale e successiva determina dell’ente – e poi assegnare l’esecuzione dei lavori attraverso una procedura di gara, sostenendo un costo complessivo finale di 60 mila euro.
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