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Piemonte

Il 23 febbraio 1887 il terremoto a Diano Marina che sconvolse anche il Piemonte

A Torino tremò sensibilmente anche la Mole Antonelliana, la cui infinita costruzione era ancora in corso

Gabriele Farina

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TORINO – Era il 23 febbraio del 1887. Alle 6.22 una violenta scossa di terremoto colpì la Liguria e venne avvertita in tutto il nord ovest. Alle 8.51 una seconda scossa fu altrettanto devastante. Le due scosse (ce ne furono altre minori intermedie) colpirono in particolare Diano Marina, che venne praticamente rasa al suolo, Imperia e Sanremo.

La scala Richter per misurare l’intensità dei terremoti non esisteva ancora e Mercalli aveva da poco ipotizzato la sua scala di misurazione, che misura invece i danni. La scossa venne calcolata tra l’ottavo e il decimo grado della Scala Mercalli. Devastante. Giuseppe Mercalli in persona si recò sul posto e capì che la sua scala non era sufficiente. Proprio in occasione di questo sisma decise di rivederla in maniera sostanziale.

Ci furono 631 morti ed oltre 1000 feriti. Le persone rimaste senza casa furono 100 mila. Ingv oggi calcola quella scossa tra i 6.4 e i 7 gradi Richter.

La scossa ovviamente fu avvertita e provocò danni gravi anche in Piemonte e a Torino, dove non ci furono vittime ma danni importanti. La popolazione scese in strada in tutto il Piemonte meridionale ed i giornali dell’epoca diedero molto risalto alla notizia. A Torino tremò sensibilmente anche la Mole Antonelliana, la cui infinita costruzione era ancora in corso.

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