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Politica

Manifesti contro Eric Gobetti alle sedi PD e Anpi di Torino

Movimento di destra contesta la presenza dello storico nelle scuole per la Giornata del Ricordo

Gabriele Farina

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TORINO – Alcuni manifesti contro lo storico Eric Gobetti, che è considerato dalla destra un negazionista della tragedia delle Foibe, sono stati affissi nella notte a Torino davanti alle sedi del Partito Democratico e dell’Anpi.

A rivendicare i manifesti è stato il movimento ‘La Barriera’: “Abbiamo deciso di fare questa iniziativa perché riteniamo inaccettabili le due conferenze che questo sedicente storico, da sempre conosciuto per essere un negazionista del genocidio delle foibe, terrà in questi giorni a Torino, anche in scuole ed università”.

“Abbiamo voluto ribadire che a Torino non c’è spazio per i fan del boia Tito, che vorrebbero minimizzare o negare il massacro di migliaia di italiani avvenuto in Istria e in Dalmazia, per mano dei partigiani comunisti” – continua La Barriera – “Pretendiamo, tra l’altro, che l’Università di Torino e l’Ufficio regionale scolastico annullino al più presto le due conferenze in programma. Non impedire questi due convegni, organizzati proprio all’interno dei luoghi del sapere, sarebbe come uccidere nuovamente i martiri delle foibe”

La risposta di Daniele Valle

Daniele Valle, Vicepresidente del Consiglio Regionale e Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte, ha risposto così all’azione: “Puntuale come sempre ecco la solita sguaiata polemica in occasione del Giorno del Ricordo. I neosquadristi di un fantomatico “movimento La Bandiera” hanno lanciato accuse di negazionismo a Pd e Anpi e chiesto di cancellare un incontro con lo storico Eric Gobetti. Il Giorno del Ricordo dovrebbe rappresentare un’occasione per approfondire la “sciagura nazionale” delle foibe e dell’esodo, riflettere su cosa siano state la politica brutalmente antislava perseguita dal regime fascista e la repressione comunista contro le popolazioni italiane. Capire il passato senza strumentalizzarlo e piegarlo a uso di parte. Invece, c’è chi preferisce le provocazioni e le liste di proscrizione contro storici non graditi. Ho incontrato recentemente Eric Gobetti alla Scuola Cottini, in occasione di una mostra disegni realizzati dai bambini sloveni nei campi di concentramento italiani nella seconda guerra mondiale sul territorio jugoslavo ed italiano, e a lui va la mia solidarietà di fronte a questi attacchi. Impedire a chicchessia di parlare, è la cosa più fascista che vi possa essere”.

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