Società
Arcigay su condanna genitori che volevano ‘far tornare’ etero il figlio gay: bene ma serve una legge
Ricordiamo che in Italia manca ancora una legge che tuteli le persone lgbtqia+ ed è quindi fondamentale lottare per averla visti i tempi sempre più preoccupanti e carichi di odio
TORINO – Arcigay Torino si dichiara soddisfatta della condanna nei confronti dei genitori che hanno vessato per anni il figlio omosessuale con l’obiettivo di farlo diventare eterosessuale ma ricorda che in Italia manca ancora una legge che tuteli le persone lgbtqia+.
“Siamo contente e contenti di osservare come questo vile e vergognoso atto di omolesbibitransafobia e vessazione da parte dei genitori sia stato condannato! – dice Lara Vodani, presidentessa di Arcigay Torino “Ottavio Mai” – Ricordiamo però che in Italia manca ancora una legge che tuteli le persone lgbtqia+ ed è quindi fondamentale lottare per averla visti i tempi sempre più preoccupanti e carichi di odio. Ricordando le recenti dichiarazioni dell’assessora Caucino in Regione contro le famiglie affidatarie omogenitoriali, vogliamo riaffermare che l’amore e la capacità genitoriale non sono determinati dall’orientamento sessuale e identità di genere. Educare tutte le generazioni, comprese le più adulte, è essenziale per costruire un mondo di accettazione e rispetto.”
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