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Piemonte

Finanziati due nuovi progetti di ricerca sulla SLA in Piemonte

I progetti di ricerca selezionati da AriSLA in Piemonte ad oggi sono 9 e rappresentano l’8,5 % degli studi supportati in tutta Italia

Gabriele Farina

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TORINO – Fondazione AriSLA, principale ente in Italia che finanzia progetti di ricerca sulla SLA, annuncia un nuovo finanziamento di quasi 1 milione di euro per lo sviluppo di 7 nuovi studi, selezionati con il Bando 2023: dei nuovi progetti sono 2 quelli che coinvolgeranno gruppi di ricerca attivi in Piemonte, con un valore complessivo di circa 234 mila euro.

“Siamo lieti di aver potuto quest’anno incrementare le risorse da destinare alla ricerca, che consideriamo lo strumento indispensabile per rispondere al bisogno di terapie per le persone con SLA – sottolinea il Presidente di AriSLA, Mario Melazzini –. I sette nuovi studi, selezionati con il Bando AriSLA 2023, con cui superiamo la quota dei 100 progetti finanziati ad oggi, sono di altissima qualità e molto innovativi, diversi utilizzano modelli avanzatissimi, come l’intelligenza artificiale, e puntano ad avere un concreto impatto sulla clinica. Una priorità inserita nel Bando 2023, primo tassello del nostro nuovo Piano strategico per accelerare l’identificazione di interventi efficaci per la diagnosi, la gestione ed il trattamento della SLA”.

I progetti in Piemonte

Si tratta dello studio pluriennale ‘DIG-ALS’ coordinato da Sandra D’Alfonso dell’Università del Piemonte Orientale, che ha l’obiettivo di aumentare la conoscenza delle cause genetiche della SLA, verificando se per alcuni pazienti lo sviluppo della malattia derivi dalla co-presenza di 2 o più mutazioni in geni già associati alla SLA o in geni nuovi: questo meccanismo è chiamato eredità digenica. Utilizzando diversi strumenti di machine learning, verranno studiate le varianti di più geni sia in una ampia popolazione di pazienti con SLA (oltre 4 mila) che in soggetti sani e saranno caratterizzate le conseguenze di tali varianti a livello morfologico e funzionale in modelli neuronali umani derivati da cellule iPSC. Questo studio, che vede come partner Adriano Chiò dell’Università degli studi di Torino e Antonia Ratti dell’IRCCS Istituto Auxologico Italiano di Milano, ha un valore complessivo di 230 mila euro, di cui 182.600 mila euro destinati ai gruppi di ricerca piemontesi.

L’altro progetto selezionato con il Bando AriSLA 2023 è ‘TARCO4ALS’, coordinato da Marcello Manfredi dell’Università del Piemonte Orientale, che ha come scopo quello di analizzare con avanzate tecnologie biochimiche i complessi proteici e le interazioni tra proteine nel liquido cerebrospinale dei pazienti affetti da SLA. I risultati potranno avere un impatto positivo sullo sviluppo di nuove terapie poiché la maggior parte dei farmaci esplica la propria azione attraverso la modulazione diretta dell’attività delle proteine e dei complessi proteici. Inoltre, l’obiettivo è quello di identificare potenziali biomarcatori per la caratterizzazione dei sottotipi di SLA o per la prognosi della malattia. Per questo progetto, della durata di 12 mesi, la Fondazione ha stanziato 51 mila euro.

L’investimento in Piemonte per la ricerca sulla Sla

Includendo anche gli ultimi fondi stanziati per questi due progetti di ricerca, ad oggi Fondazione AriSLA ha destinato in attività di ricerca svolte in Piemonte circa 637mila euro su un totale di 15,98 milioni, a dimostrazione dell’impegno di AriSLA a sostegno del fermento dei ricercatori che operano sul territorio piemontese in ambito SLA.

I progetti di ricerca selezionati da AriSLA in Piemonte ad oggi sono 9 e rappresentano l’8,5 % degli studi supportati in tutta Italia (105): dei 9 progetti, quattro vedono come coordinatori dei gruppi di ricerca attivi sul territorio piemontese.

Nel complesso il finanziamento in Piemonte, nelle città di Torino e Novara, riguarda 8 progetti Full Grant, ovvero progetti pluriennali con solidi dati preliminari, e 1 Pilot Grant, ovvero uno studio altamente innovativo con dati preliminari da implementare. Le aree di ricerca interessante sono diverse per consentire di apportare conoscenza sulla SLA su molteplici fronti: 2 trial clinici e 2 studi di clinica osservazionale per la messa a punto di strategie per lo sviluppo di nuove terapie, 4 progetti di ricerca di base per la comprensione dei meccanismi alla base dell’insorgenza e della progressione della malattia e 1 progetto di ricerca preclinica per accelerare il trasferimento in clinica dei risultati scientifici ottenuti in laboratorio. Sono attualmente attivi due progetti di ricerca clinica osservazionale, uno impegnato nell’identificazione di nuovi biomarcatori di prognosi e progressione della malattia, mentre l’altro mira a individuare nuove mutazioni genetiche correlate all’insorgenza della SLA.

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