Cittadini
Avere il passaporto resta un problema in Piemonte: come fare per prenotare o aver diritto all’urgenza
Occorre attendere 6 mesi per avere un appuntamento per ottenere il documento per viaggiare
TORINO – La situazione delle prenotazioni per avere un appuntamento per ottenere o rinnovare il passaporto continua ad essere un problema per tutti i piemontesi. Il passaporto è il documento indispensabile per viaggiare per lavoro o per turismo al di fuori dall’Unione Europea dato che serve per identificare un cittadino e consentirgli di entrare e passare per altri Stati. Il passaporto elettronico oramai dal 2006 è l’unico passaporto che viene rilasciato sotto forma di un libretto cartaceo di 48 pagine a modello unificato che ha in copertina ha un microchip che contiene le informazioni relative a dati anagrafici, foto e le impronte digitali del titolare. Alla pagina uno del passaporto si trova il suo numero che è una sequenza di nove cifre, due lettere e sette numeri; a pagina due si trova la firma digitalizzata.  Nei maggiorenni il passaporto ha durata di dieci anni
Il passaporto viene rilasciato dalle Questure e dalle rappresentanze diplomatiche e consolari se si è all’estero.
Come prenotare un appuntamento per il passaporto
Per poter avere un appuntamento presso gli uffici della Questura o presso i commissariati della Polizia di Stato sul territorio è stato predisposto il sito https://passaportonline.poliziadistato.it/ in cui, accedendo con SPID o CIE, si dovrebbe poter prenotare un appuntamento presso l’ufficio passaporto di competenza per presentare la relativa domanda.
Ma la situazione reale è complessa. Abbiamo provato a collegarci al servizio il 29 dicembre 2023 e ci vengono proposte date del 26 giugno 2024. Sei mesi sono davvero un tempo molto lungo. La situazione, da sempre sovraccarica, è ulteriormente peggiorata per l’accumulo di richieste del dopo covid e per quanti debbano andare nel Regno Unito dopo la brexit. Gli slot per le prenotazioni si esauriscono in pochi minuti dopo l’apertura degli sportelli virtuali di solito alle ore 9.00 dato che le disponibilità a disposizione sono sostanzialmente limitate a una giornata lavorativa. Se non si trovano posti liberi occorre ritentare il giorno dopo fino a che non si ottiene ia sperata prenotazione.
Le cronache hanno raccontato casi di presunti servizi che in maniera illegale permettevano di “saltare la fila” pagando cifre importanti: “Pagando, ci pensiamo noi”. Un’agenzia di intermediazione di Milano, tra settembre 2022 e luglio 2023 aveva preso circa duemila appuntamenti sulla piattaforma della polizia di Stato usando nomi falsi al costo di 200 – 250 euro. Ora i responsabili dell’agenzia andranno a processo.
Se non bastasse il passaporto italiano è tra i più cari d’Europa. Infatti, in Italia fare o rinnovare il passaporto costa 116 euro, il quadruplo rispetto alla Spagna e il doppio rispetto alla Germania. Per esempio, in Spagna costa 30 euro e in Germania 60 euro.
Gli open day
Per cercare di mettere una pezza le Questure propongono degli open day che pubblicizzano attraverso i loro siti, ma sono soluzioni estemporanee. Poi ci sono le condizioni di urgenza che consentono di ottenere il documento in tempi più rapidi rispetto alla procedura standard per situazioni di emergenza nelle quali sia necessario recarsi all’estero in tempi stretti, per motivi di lavoro o di salute o per gravi motivi familiari che peró devono essere chiaramente documentati ovvero sono a prova di furbetti. A quel punto ci puó presentare armati di molta pazienza alle sedi dei commissariati sezionali o distaccati con i documenti alla mano e fare la coda del caso.
Il Governo ha promesso più volte di risolvere il problema, ma finora non c’è riuscito. Grazie a un accordo fra Poste Italiane e Ministero dell’Interno è nato il Progetto Polis di Poste Italiane che consentirà agli abitanti dei piccoli Comuni di ottenere o rinnovare il passaporto direttamente all’ufficio postale nei comuni con meno di 15mila abitanti, ma ci sono richieste anche per estenderlo anche nei comuni piú grandi.
L’associazione dei consumatori Altroconsumo ha diffuso a fine novembre i risultati di un’indagine fatta in 17 città italiane. I dati sono preoccupanti. Chi ha bisogno del documento deve aspettare 10 mesi a Venezia, quasi 8 a Bolzano, 7 a Cagliari, mentre a Bologna, Genova, Milano, Pordenone, Potenza e Torino non è possibile prenotare nemmeno l’appuntamento. Le cose vanno meglio in altre città come Roma, dove secondo la rilevazione l’attesa non supera i dieci giorni. Anche a Perugia, Pescara e Palermo gli appuntamenti sono disponibili in tempi brevi.
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