Cultura
Natale a Torino è al gusto di cioccolato
L’intervista con la curatrice della raccolta di racconti, Teodora Trevisan
TORINO – L’appuntamento con la raccolta di racconti di Natale di Neos Edizioni è ormai un appuntamento fisso, giunto all’undicesima edizione. Curato da Teodora Trevisan, Natale a Torino – La città del cioccolato è una coccola fatta di emozioni, ricordi e piccole finestre su storie umane.
Al centro, ovviamente, Torino e il suo legame con il cioccolato, sempre più stretto (si discute in questi mesi dell’attribuzione IGP al gianduiotto). Così si parla di anziane nonne, di luccicanti carte argentate che racchiudono cioccolatini, ma anche di personaggi curiosi (il Babbo natale di piazza Baldissera) o storici (Emanuele Filiberto). Nel viaggio incontriamo figure che hanno legato la loro storia in parte a Torino, come Cagliostro ma soprattutto delizie al cioccolato, in crema, calda da sorseggiare, sottoforma di cioccolatini. Ci sono storie dolci, altre con retrogusto amaro, storie drammatiche e piccoli misteri. Su tutto aleggia il caldo aroma del cioccolato.
Interessante l’intervista iniziale di Luca Borioni con Guido Gobino, una delle figure che negli ultimi decenni hanno confermato e rinsaldato il legame tra Torino e il cioccolato. Imperdibile l’immagine di copertina di Gianni Chiostri.
Intervista con Teodora Trevisan
L’appuntamento con il Natale a Torino di Neos Edizioni è ormai irrinunciabile. Riscontrate attesa da parte dei lettori?
Avevamo deciso di finire con la decima edizione. Infatti avevamo cambiato format e avevamo pubblicato, lo scorso anno, TorinoE’, La città del cinema. Nonostante il successo e l’interesse per il tema ci è stato da più parti richiesto di riprendere e proseguire con l’antologia natalizia. E allora, eccoci qui con Natale a Torino, La città del cioccolato.
Quest’anno si parla di cioccolato, una delle eccellenze torinesi. Come avete scelto il tema?
Il tema del cioccolato lo abbiamo rimandato più volte perché aspettavamo l’occasione giusta e ci è sembrato bello riprendere l’antologia con un tema così goloso.
Che storie incontriamo in questa raccolta?
Le storie più varie. Dai ricordi di natali passati con i nonni alla cruda realtà del precariato lavorativo, storie allegre o malinconiche, sul filo dell’ironia o della commozione, ma tutte “cucite” dal sentore del cioccolato nelle sue forme più varie: gianduiotti, praline, cioccolatini rosa, cioccolate calde, creme al cacao, Nougatine e Cri-cri.
C’è anche un’intervista con Guido Gobino, uno dei protagonisti del mondo del cioccolato torinese. Cosa racconta il maestro cioccolatiere?
Guido Gobino ci racconta della sua azienda di cui rivendica la dimensione strettamente artigianale e sottolinea il fatto di essere sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e di investire nell’utilizzo di materie prime di ottima qualità.
Ancora una volta l’immagine di copertina, splendida, è di Gianni Chiostri…
Gianni Chiostri firma da anni le copertine di Natale a Torino rendendole immediatamente riconoscibili. Anche quest’anno i cappellini di cioccolato a forma di mole antonelliana identificano l’immagine di Torino, con le sue belle montagne innevate sullo sfondo. La donna sorride felice e lui si lecca i baffi perché, insieme ai fiocchi di neve cadono anche gocce di cioccolato.
Fondente, al latte, con nocciole… Qual è il tuo rapporto con il cioccolato?
Per me il cioccolato è il classico confort food, da concedersi mentre si legge un libro o guardando la televisione. Una cioccolata calda, densa e profumata, in un pomeriggio d’inverno è una carezza che riscalda l’anima.
E comunque: fondente for ever!
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