Seguici su

Ambiente

Confermato l’avvistamento di una lince nel Parco Nazionale Gran Paradiso – VIDEO –

L’ultimo dato di presenza certa della lince nel territorio del Parco risale infatti al 1916

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

Dopo 1916 una lince è stata nuovamente avvistata nel Parco Nazionale Gran Paradiso.  Nelle scorse settimane i guardaparco del Parco Nazionale Gran Paradiso hanno confermato l’avvistamento di una lince all’interno dell’area protetta, con l’ausilio di una fototrappola che ha immortalato l’animale, rendendo certa la segnalazione.

Con ogni probabilità, spiega il corpo del Parco Nazionale Gran Paradiso, “si tratta  di un individuo in dispersione, alla ricerca di nuovi territori e, per il momento, l’Ente Parco ha deciso di non rendere noto il luogo esatto dell’avvistamento per proseguire le verifiche sulla effettiva presenza”.

L’ultimo avvistamento nel ’19

Sin dagli anni ’80 si sono registrati avvistamenti dubbi e, nel tempo, sono pervenute all’Ente Parco segnalazioni di possibili osservazioni o di segni di presenza, ma è la prima volta che questa viene documentata con certezza. L’ultimo dato di presenza certa della lince nel territorio del Parco risale infatti al 1916, quando l’area protetta non era ancora stata istituita.

Ai tempi della Riserva reale di Caccia, frequenti sono stati gli abbattimenti attuati dalle guardie che erano incentivate al prelievo di quello che era considerato un nemico dello Stambecco. Sulle Alpi questa specie si è estinta agli inizi del ‘900, a causa della persecuzione dell’uomo, e solo recentemente è ricomparsa in Italia, con esemplari che probabilmente provengono da Svizzera e Slovenia.

Altri avvistamenti

Osservazioni di lince sono state di recente effettuate anche in Valle d’Aosta, confermate dal Corpo Forestale regionale e queste ripetute segnalazioni fanno presagire la possibilità di un ritorno di questa preziosa specie.

“Da molto tempo inseguiamo questo fantasma di boschi e rocce, senza mai aver avuto certezza del suo passaggio – spiega Bruno Bassano, Direttore del Parco -.  Si tratta di una specie iconica spesso dimenticata ma che, in base ai dati storici, era l’unico grande carnivoro presente sul massiccio del Gran Paradiso, come descritto dagli zoologici della Commissione reale del Parco. Questa segnalazione apre la possibilità che si possa, nel tempo, insediare nel Parco almeno una coppia riproduttiva di questa specie. Sarebbe un prezioso ritorno che riempirebbe un vuoto che dura da oltre un secolo“.

 

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *