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Società

Venti Mediterranei a Torino, protagonisti minori stranieri non accompagnati e il cibo

Chiavi di lettura differenti l’una dall’altra, che tutte insieme raccontano l’essenza del Mediterraneo, culla di civiltà, luogo di incontro di culture che si ritrovano ancora oggi nei sapori e nelle tradizioni culinarie

Gabriele Farina

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TORINO – Arriva a Torino il festival Venti Mediterranei – culture, cibo e società. Dopo la tappa di Agrigento sarà sotto la Mole dal 27 al 29 ottobre. Al centro del progetto ci sono i giovani, la cultura enogastronomica ed il Mediterraneo. Chiavi di lettura differenti l’una dall’altra, che tutte insieme raccontano l’essenza del Mare Nostrum, culla di civiltà, luogo di incontro di culture che si ritrovano ancora oggi nei sapori e nelle tradizioni culinarie, ma soprattutto sentiero di migrazioni e spazio di contaminazioni che ha ricoperto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’umanità.

Protagonisti del festival sono alcuni dei minori stranieri non accompagnati coinvolti nel progetto Youth&Food – Il cibo veicolo di inclusione. Si tratta di un progetto di Slow Food selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Giovani e giovanissimi che da due anni seguono un percorso di formazione che, attraverso l’alimentazione e la gastronomia, li aiuti a entrare a far parte delle comunità che li accolgono. Nel weekend in arrivo i ragazzi restituiranno al pubblico partecipante le conoscenze acquisite e l’esperienza di accoglienza e inclusione vissuta.

Il programma di Torino

Tutti gli eventi, dove non specificato diversamente, sono gratuiti fino a esaurimento posti. Per prenotare scrivere a ventimediterraneitorino@slowfood.it

venerdì 27 ottobre

h10.30 – Le Fonderie Ozanam (via Foligno, 14)
Inaugurazione del Festival e presentazione del progetto Youth&Food

Il progetto Youth&Food – Il cibo veicolo d’inclusione vede 60 minori stranieri non accompagnati partecipare a percorsi di inclusione sociale, lavorativa e abitativa, sui territori di Agrigento e Torino. Il Festival prende il via nel luogo in cui i giovani beneficiari hanno vissuto il proprio percorso formativo diventando un vero gruppo.

h10.45 – Le Fonderie Ozanam (via Foligno, 14)
Colazione multietnica
A cura dei giovani di Youth&Food e Le Fonderie Ozanam

I giovani cuochi del progetto prepareranno alcuni assaggi insieme ai Mediatori Gastronomici con cui hanno imparato, e con lo staff delle Fonderie offriranno una colazione che spazia dall’Italia agli altri Paesi mediterranei, per dare il miglior benvenuto possibile agli ospiti del Festival.

h11.30 – beeozam community hub, sala Hall (via Foligno, 14)
Conferenza Youth and food. Il rapporto fra i giovani e il cibo

Il cibo è una delle lingue con cui giovani di ogni provenienza parlano fra loro, una koiné che permette di superare le barriere culturali delle generazioni che li hanno preceduti; come muoversi però per far sì che tutti abbiano accesso a un’adeguata educazione all’acquisto e al consumo?

Intervengono

Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia
Jacopo Rosatelli, assessore alle politiche sociali della Città di Torino
Mariapaola Pietracci Mirabelli, responsabile attività istituzionali di Con i Bambini
Marzia Sica, responsabile Missione Obiettivo Persone Fondazione Compagnia di San Paolo
Abderrahmane Amajou, responsabile del progetto Youth&Food
Stefania Inacco, A.M.M.I.
Stefano Di Polito, cooperativa Meeting Service
Kareem, Baran e Eslam, giovani beneficiari del progetto Youth&Food

h13 – Le Fonderie Ozanam (via Foligno, 14)
A tavola con i cuochi di domani

Aromi e sapori delle diverse sponde del Mediterraneo si alterneranno sui tavoli delle Fonderie: i ragazzi di Youth&Food, giovani cuochi di spiccato talento che hanno completato proprio qui la loro formazione, offriranno piatti e bevande che arrivano da tre continenti: Africa, Asia ed Europa, preparati con i propri maestri di cucina Essadiya Maghboul (dal Marocco), Nuha Saegh (dalla Siria), Islam Quamrul (dal Bangladesh).

Pranzo gratuito con la partecipazione alla conferenza delle 11:30, prenotando al numero 011521567 o scrivendo a fonderieozanam@gmail.com

h15 – CivicoZero (Via Mameli, 3)
Laboratorio Uno sguardo sull’accoglienza
in collaborazione con Save the Children

Lungo il percorso che unisce il Combo, sede dei talk pomeridiani, con l’area del Balôn dove passeremo la serata, diamo uno sguardo a CivicoZero e ai laboratori che Save the Children vi realizza, in un pomeriggio qualsiasi trascorso con i MSNA. In collaborazione con la Città di Torino.

h16 – Combo, Fire Hall (Corso Regina Margherita, 128)
Talk I MSNA e la città. Come accoglie Torino?
In collaborazione con Ufficio Minori Stranieri della Città di Torino

Un incontro in cui verrà presentato il percorso di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati a Torino, con l’Ufficio Minori Stranieri a introdurre le varie fasi intervallate dagli interventi degli operatori che lavorano quotidianamente con i ragazzi. Un format in cui ciascuno presenterà le buone pratiche che è riuscito a realizzare e le criticità che non è riuscito a superare, in un ampio confronto sul presente e il futuro dei ragazzi.

h17.30 – Combo, Fire Hall (Corso Regina Margherita, 128)
Talk Diaspore e Cooperazione Euro-Mediterranea
in collaborazione con Codiasco

Dopo esserci soffermati sul territorio, ampliamo lo sguardo a tutto il bacino che migliaia di persone ogni anno utilizzano come strada verso una vita che sperano migliore. Su quali interventi a monte si dovrebbe lavorare nell’ambito della cooperazione internazionale? Sono stati invitati a intervenire

Alcuni consoli dei Paesi mediterranei
Beatrice Pizzini – Associazione. Soomaliya
Abdoul Aziz Mara – Associazione ASBARL
Adel Karoui – Associazione Albidaya
Lahcen Aalla – Associazione AMMI
Davide Giachino – CISV
Francesco Miacola – Generazione Ponte
Moustapha Fall – Associazione dei Senegalesi a Torino

Modera Ana Ciuban – Vice presidente di CODIASCO

h20 – Giardino Pellegrino (Piazza Borgo Dora, 0)
Buoni come il pane!
Cena sotto le stelle in collaborazione con Eco dalle Città e AICS – Comitato provinciale To

Una cena speciale. All’aperto, nell’area attrezzata del più popolare fra gli antichi borghi torinesi, all’insegna del contrasto allo spreco alimentare: i diversi tipi di pane mediterranei verranno preparati in giornata e quindi conditi con preparazioni deliziose, in parte provenienti dal recupero delle eccedenze alimentari realizzato dalle Sentinelle Salvacibo dell’associazione Eco dalle Città.

L’evento è cofinanziato dal progetto Food Wave.

h21 – Giardino “Pellegrino” (piazza Borgo Dora, 0)
Luci d’Aurora. Serata di festa, giochi e musica
In collaborazione con AICS

Prosegue la serata nei giardini che guardano il quartiere di Aurora, dove musicisti delll’Orchestra Terra Madre animeranno le ore che portano alla notte lungo le rive della Dora, facendoci ballare con i suoi ritmi del mondo. Con aria di festa si chiude la prima giornata di Venti Mediterranei.

sabato 28 ottobre

h11 – Combo, Fire Hall (Corso Regina Margherita, 128)
Conferenza Gastronazionalismi. Identità gastronomiche

Il Mediterraneo è tracciato da rotte di contaminazioni; coltivazioni, preparazioni, viaggiano e si modificano, da sempre. Al tempo dei muri, le diversità continuano sempre a rappresentare ricchezza: oggi l’identità, anche quella gastronomica, è un tema che unisce o divide?

Intervengono:

Anna Claudia Cecconi, co-autrice del libro Gastronazionalismo
Elena Corcione, assegnista di ricerca in diritto internazionale presso l’Università di Scienze Gastronomiche
Lamine Sow, dipartimento artiginato e immigrazione Eures
Nuha Saegh, cuoca e mediatrice gastronomica progetto Youth&Food

Modera: Fabio Malagnino, docente in Comunicazione Pubblica Università di Torino

h15.30 – Combo, Fire Hall (Corso Regina Margherita, 128)
Talk Food Wave. Una riflessione su politiche alimentari locali e politiche giovanili

Il cibo è un potente fattore di cambiamento e partecipazione: ciò che coltiviamo, mangiamo e sprechiamo ha effetti significativi sulla nostra salute, così come sulla giustizia ambientale, sociale ed economica. Tutti, in ogni parte del mondo, hanno diritto a un cibo adeguato, alla sicurezza alimentare e climatica: dobbiamo lavorare tutti insieme affinché la malnutrizione sia superata e si creino le condizioni per vivere in armonia con la natura. In questo impegno personale e collettivo tutti hanno un ruolo: gli Stati, le autorità locali, le imprese, le associazioni del privato sociale. Ma qual è o quale può essere il ruolo dei giovani?

Intervengono:

Jorrit Kiewik, presidente Slow Food Youth Network
Adem Bouguerra, giovane del progetto Youth&Food
Per Food Wave Torino state invitate a intervenire le associazioni-partner: Generativa!, Bee Waves, Educadora, Ideificio torinese, Eco dalle Città, Fiesca Verd, Karibu Open, Anomalia Teatro, Il pane e le rose, Arteria onlus, Monkeys evolution.

L’evento è cofinanziato dal progetto Food Wave.

h17 – Museo Lavazza (via Bologna, 32)
Tour Lavazza – Un viaggio mediterraneo attraverso le culture del caffè

Il caffè non nasce sul Mediterraneo, ma qui ha trovato mille modi diversi di diventare parte delle culture dei popoli. Lavazza, che di quest’area ne è il più grande produttore, ci guida a scoprirle: visita al Museo, assaggi dei caffè italiani Lavazza e di quelli speziati mediorientali, la lettura dei fondi della tradizione rom, e un incontro con Emanuele Dughera della Slow Food Coffee Coalition. Il tutto accompagnato dai biscotti offerti da Le Fonderie Ozanam.
La partecipazione a questo affascinante pomeriggio è inoltre gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria. Per prenotare scrivere a ventimediterraneitorino@slowfood.it

h19.15 – Museo Lavazza (via Bologna, 32)
Un caffè turco. Chiacchiere fra storia, viaggi e profumi

Si continua seguendo le volute di fumo del caffè, che ci porteranno in Turchia. Qui si berrà, ma soprattutto si ascolterà, un “Caffè Turco” con due dei massimi esperti della grande penisola del Mediterraneo orientale. Ci racconteranno una parte di storia italiana misconosciuta: quella dei tanti nostri connazionali che hanno percorso il mare alla volta della Turchia, nei secoli.

Ci ospitano:

Francesco Pongiluppi, professore dell’Università degli studi di Torino
Murat Cinar, giornalista in bilico tra Italia e Turchia

h21:15 – Al Cecchi. Piola “Oltre Frontiera” (via Cecchi, 17)
Quando in Piemonte c’era il mare. Degustazione di piatti tipici piemontesi a base di acciughe
In collaborazione con coop. Esserci

La regina della cucina piemontese è l’acciuga. Acciughe al verde, bagna cauda… Eppure la nostra regione è ai piedi dei monti. Un tempo però c’era anche il mare: il Regno di Sardegna poteva contare su prodotti e tradizioni di Sardegna e soprattutto Liguria. E le acciughe divennero poi un mezzo per trasportare clandestinamente il sale, in modo evitare di pagare i dazi imposti dalla Francia. Una degustazione di piatti tipici della cucina regionale verranno preparati con alcuni MSNA del progetto Youth&Food.

La cena è su prenotazione. Mail a piolaalcecchi@esserci.net o tel al 3286062118

h21 – Cecchi Point, Salone delle Arti (via Cecchi, 17)
Parole in chiusura di serata. Improvvisazione e racconti

Nel gustare le specialità culinarie si possono ascoltare i racconti degli acciugai e seguire le loro storie lungo la Via del Sale. e assistere allo spettacolo d’apertura della nuova stagione di Catch Impro’: nessuna regola, solo il voto del pubblico, la sfida più estrema di improvvisazione teatrale, quattro improvvisatori sul ring, un arbitro che ha una sola regola…la sua. Tra i temi proposti alcuni riguarderanno il festival Venti Mediterranei. Prenotazioni: info@quintatinta.it

domenica 29 ottobre

h10.30 – Combo, Fire Hall (Corso Regina Margherita, 128)
Workshop L’oro del Mediterraneo. Olio d’oliva, storia, futuro (e assaggi)

Molto più di un condimento, l’olio è fonte di identità, cultura e prosperità. Grandi esperti in ambito economico e di politiche mediterranee discuteranno qui delle potenzialità e opportunità di questo gioiello culinari, di come possa essere elemento di legame ma anche di discordia in seno ai membri della comunità europea. In un contesto di crisi climatica, conflitti globali, normative in continua evoluzione, frodi sull’Evo, capiamo il suo ruolo e i suoi benefici, sostenuti dalla scienza e radicati nelle tradizioni monoteistiche.

Partecipano

Andrea Giomo, professore di biotecnologie degli alimenti presso Università degli Studi di Udine
Giulia De Felice, giovane produttrice di olio EVO
Giuliano Bosio, viticoltore e olivicoltore in Val di Susa

Modera Walid Bouchnaf Responsabile qualità di BeHalal

h11.30 – partenza c/oCombo (Corso Regina Margherita, 128)
Tour Un mare in una piazza. Viaggio mediterraneo in Porta Palazzo con i mediatori gastronomici

C’è una ragione se per la prima edizione torinese di Venti Mediterranei è stata scelta l’area di Porta Palazzo: ed è perchè questo luogo è un melting pot delle lingue, delle culture e delle tradizioni di tutti i popoli che vivono nei pressi del grande mare. Andremo in giro a verificarlo di persona, facendo i turisti con le guide Essadia e Nuha che ci faranno scoprire come mezzo mondo si racchiuda in poco spazio, quante e quali storie racchiudando gli angoli della piazza e dei suoi dintorni, che delizie culinarie si preparino nelle cucine che la punteggiano.

h13.30 – da Fausi (Corso Emilia, 9)
Pranzo piemontunisino

Il tour guidato fra i mondi di Porta Palazzo si conclude…a Tunisi, ossia da Fausi. Il suo ristorante proporrà piatti della propria tradizione più classica, come uno splendido cus-cus con menta, melogrando e datteri, così come anche contaminazioni incredibili (ma ormai collaudate) come il kebab con la bagna cauda! Una linea d’aria di 1200 km si cesella in pochi metri. Succede, a Porta Palazzo. Per prenotare, sia il tour che il pranzo: ventimediterraneitorino@slowfood.it

h18 – Cinema “Massimo” (via Verdi, 18)
Proiezione Le mille e una notte

Ispirato alla raccolta di novelle mediorientali Le Mille e una Notte, il documentario racconta le storie di vita delle nuove generazioni di italiani con background migratorio. Il film nasce da un laboratorio cinematografico condotto con i giovani del quartiere Aurora a Torino. Come capitava a Sheradzade e Dinnerzade, i protagonisti si recano di notte dal Sultano, sui ponti del fiume Dora, per cercare la salvezza grazie ai loro racconti. Ingresso gratuito.

Intervengono

Giovanna Pentenero, assessora al lavoro e coordinatrice politiche per la multiculturalità e integrazione dei “nuovi cittadini” della Città di Torino
Stefano Di Polito, regista del film
Maali Atila Sarih, protagonista del film e mediatrice gastronomica nel progetto “Youth and Food”

h18 – Combo, Fire Hall (Corso Regina Margherita, 128)
Letture In origine: giovani donne con appartenenze multiple. Racconti di donne straniere in Italia

Il Festival Venti Mediterranei inaugura la sua I edizione a cura di Slow Food: lingue, e soprattutto linguaggi, che si incontrano tra immaginari, sapori, tradizioni. È proprio accogliendo questa complessità che le autrici del Concorso Lingua Madre, El Attari (Marocco) e Hasti Naddafi (Iran), sono riuscite a raccontare le loro appartenenze multiple. In Italia hanno potuto ripensare e valorizzare i loro retroterra culturali attraverso un lavoro continuo sull’identità che si riflette poi su scrittura, impegno sociale, e nell’interculturalità. Conduce Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile del progetto; introduce Abderrahmane Amajou, Coordinatore tema migranti Slow Food International.
Accompagnano i musicisti dell’Orchestra Terra Madre, nata per celebrare lo scambio e la diversità attraverso i suoni, le danze e le tradizioni dei popoli della Terra.

h19 – Combo, Fire Hall (Corso Regina Margherita, 128)
Conferenza Ovunque, ma invisibili. Il popolo rom e le sue culture

Un intero popolo presente in tutti i Paesi mediterranei, eppure poco presente nei pensieri e nelle politiche degli “altri” che vi risiedono. Ma quante sfide queste comunità affrontano quotidianamente! Buone pratiche di inclusione sociale, accesso a servizi essenziali come l’istruzione, l’assistenza sanitaria e l’occupazione si affiancano a
discriminazione, marginalizzazione, esclusione.

Rifletteranno sul tema:

Francesco Casciano, sindaco di Collegno
Roberta Tumiatti, operatrice legale migranti. Coop Valdocco
Hope club Biella – associazione di volontariato
Deborah Montalbano, politica e attivista
Carla Osella, presidente di A.I.Z.O.
Vojkan Stojanovic, mediatore culturale, esperto rom
Jimmy Maltempo, attivista senzatetto

modera: Fabrizio Maffioletti, giornalista

h20 – Ristorante Combo (Corso Regina Margherita, 128)
Una, nessuna, centomila tradizioni. A tavola con le cucine rom

I popoli romaní sono plurali per vocazione, e quindi anche la loro cultura gastronomica è multipla, variegata, meno rigida di molte vere o presunte (gastronazionaliste?) tradizioni nostrane e aperta per natura alle diverse interpretazioni dei singoli cuochi. Questa sera in particolare gusteremo i piatti di alta cucina di chef Igor Stojanovic, cuoco rom di origine serba, che fa della cucina “uno strumento politico”, espressione della sua creatività e della sua storia, famigliare e di popolo.

Per prenotazioni: ventimediterraneitorino@slowfood.it

h21.30 – Ristorante Combo (Corso Regina Margherita, 128)
L’Orchestra “Terra Madre” e la sua musica gitana

Musica slava, rumena, araba, ebraica, balcanica, persiana, francese, turca, spagnola, greca, italiana e altro ancora: in una definizione sola, musica gitana. Queste sono infatti tutte le tradizioni attraversate dai popoli romaní nel loro lungo e secolare viaggio da Oriente a Occidente. Musiche locali incontrate e interpretate con l’estro esecutivo, la sensibilità artistica e la maestria che tutti conosciamo. Dalla musica manouche della Francia alle tammurriate vesuviane dei Sinti, dal flamenco alla rumba della Spagna fino alle serenate dei Camminanti della Sicilia, dalle melodie gioiose dei lautari e dei Balcani alle tarantelle zingarote della Calabria.
L’Orchestra Terra Madre, diretta dal ricercatore e polistrumentista Simone Campa, sarà lo shaker che ci servirà un cocktail musicale gustosissimo, facendoci saltare, ballare, divertire, celebrando l’incontro tra culture, lingue e tradizioni dei popoli della Terra, grazie al linguaggio tanto immediato quanto universale e dialogante della musica.
Il grande talento dei musicisti dal Mediterraneo, dall’Africa, dal Medio Oriente e dal Sud America ci accompagnerà a chiudere la serata col sorriso, regalando un gran finale alla prima edizione torinese del festival Venti Mediterranei

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