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Cultura

Scoperta a Torino una targa per ricordare il partigiano Renato Mattio

A far da cornice, studenti e studentesse che hanno intonato “Bella ciao”, accompagnati alla chitarra e al violino dai loro insegnanti di musica

Gabriele Farina

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Torino – Ricorderà il partigiano Renato Mattio il giardino di via degli Abeti, alla Falchera a Torino, di fronte all’istituto Leonardo da Vinci.

La targa, con il suo nome inciso, è stata scoperta, ieri mattina, dalla presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, dalla nipote del partigiano, Federica Mattio, dalla preside dell’Istituto Anna Maria Capra e da Rocco Larizza, in rappresentanza della sezione “Renato Martorelli” dell’Anpi.

A far da cornice, studenti e studentesse che hanno intonato “Bella ciao”, accompagnati alla chitarra e al violino dai loro insegnanti di musica.

La presidente Grippo ha evidenziato come l’intitolazione celebri un torinese che ha vissuto sulla pelle la lotta di liberazione dal nazifascismo, un protagonista della Resistenza tra i tanti che hanno combattuto sulle montagne piemontesi, un uomo coraggioso. “Mattio, ha ricordato la Presidente, ha avuto un forte impatto sul quartiere come testimone della storia. La sua generosità si è dimostrata come un grande abbraccio nei confronti delle persone che qui abitano ed in particolare nei confronti delle nuove generazioni. Mattio, ha aggiunto, ha lasciato la sua impronta nel percorso didattico di intere classi della scuola primaria o della scuola secondaria inferiore quando, egli stesso, accompagnava i giovani nei luoghi della Resistenza, convinto di trasmettere attraverso la sua testimonianza, i valori di libertà e uguaglianza, cardini della nostra costituzione, ammonendo che la democrazia è una conquista che non si può mai dare per scontata”.

La nipote, Federica Mattio, ha ripercorso le fasi più importanti della vita del nonno, dalla nascita, nel 1925, alla scelta di diventare partigiano fino all’attività di testimonianza nelle scuole.

Per Rocco Larizza, quello di oggi rappresenta un atto di riconoscimento per chi come Mattio, capì immediatamente da quale parte schierarsi, partecipando ad una guerra sanguinosa, ed un invito per proseguire l’impegno per rendere la democrazia sempre più solida.

Anche dalla dirigente scolastica sono state espresse parole di apprezzamento per il partigiano Mattio che si è speso fino alla fine dei suoi giorni (è morto nel 2015) per portare la sua testimonianza di difesa dei valori di libertà, giustizia e uguaglianza ai giovani e alle giovani dell’Istituto.

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