Enogastronomia
A Moncalieri la prima edizione di Street Food & Ottobeer Fest, dal 6 all’8 ottobre
Durante il Gusto Festival della Città di Moncalieri una tre giorni dedicata alla grande tradizione del cibo di strada e alla birra di alta qualità
Moncalieri – Nasce la prima edizione di Street Food & Ottobeer Fest, una tre giorni ideata dalla Torino Wine Week, il contenitore più vario per la cultura del mangiare e del bere bene e con consapevolezza sul territorio di Torino e del Piemonte, insieme alla Città del Gusto Torino – Gambero rosso.
Nel mese in cui la città di Moncalieri valorizza le sue eccellenze gastronomiche, Street Food & Ottobeer Fest vuole essere una piccola finestra sul variegato mondo del cibo di strada, portando alcune delle realtà premiate dalla guida “Street food 2023. Storie ricette e luoghi del cibo di strada all’italiana” del Gambero Rosso, insieme alle eccellenze del territorio, come Maestri del Gusto e artigiani della qualità.
Il viaggio comincia dalla Sicilia, con il maestro Francesco Arena, il fornaio messinese più premiato di sempre e le eccellenze de Il Vecchio Carro, premiato Tre Pani e Due rotelle del Gambero Rosso, specializzato nella produzione di porchetta da suino Nero dei Nebrodi. I maiali sono allevati in loco, in regime semibrado, e la lavorazione segue le tradizionali procedure artigianali.
I prodotti emiliani di BStradi – Bottega Contemporanea portano avanti la tradizione della pasta fresca fatta a mano, selezionando le migliori materie prime provenienti dai colli piacentini. Tellia con Enrico Murdocco, premiato dalla guida Pizzerie Gambero Rosso, con le Tre Rotelle, e nel 2021 rivelazione dell’anno, propone la sua pizza al taglio alla romana, curatissima in ogni suo passaggio, dall’impasto ai topping selezionatissimi fino alle cotture differenziate. La pizza è trattata come un vero piatto di alta cucina.
Un salto anche nella cucina internazionale, con i churros di Churritos Milano, tipico dolce fritto di molti paesi sudamericani come Venezuela, Argentina, Uruguay, Cile, Colombia, Messico, Cuba e Brasile, servito con cioccolata calda e ripieno di una gran varietà di sapori. La cucina fusion di Rafiky unisce la cucina piemontese a quella giapponese e messicana, tra poke bowl, gyoza e piadine arrotolate a cono super ripiene.
Torniamo sul territorio, con i prodotti a Km0 della cooperativa eco-sostenibile Ram di Moncalieri e con Egregio che propone menù con i loro prodotti a filiera corta e biologici, ma anche con Mara Dei Boschi premiato tre Coni Gambero Rosso, il cui gelato è un perfetto mix di tecnica e studio,dalla dolcezza calibratissima, e che sorprende sempre.
E poi ancora le specialità di Ristorante Quadrilatero Romano: Elena D’Ambrogio insieme al figlio Alessandro, portano l’autentica cucina romana nel cuore di Torino. La proposta street food è semplice, gustosa e soprattutto legata ai classici della tradizione laziale: supplì, spiedini di polpette, steak di pollo e guanciale e panino con la porchetta. Infine, La Madda 2.0: una cucina su ruote, con hamburger, panini, fritti o pizza, menu tradizionali con primi e secondi piatti della cucina piemontese, dolci e caffetteria.
Ottobre è anche il mese che celebra nel mondo l’amore per la birra, e il Piemonte è sicuramente una delle culle del movimento birraio italiano. Nella tre giorni il pubblico avrà a disposizione 16 spillatori attraverso cui conoscere ogni giorni tante birre di alta qualità a rotazione. Si parte con Filo di lana – laboratorio birraio, le cui birre nascono per chi ha sete, per soddisfare i desideri di luppolo, dolcezza o dissetante equilibrio. Andremo a conoscere la Beela, hoppy belgian blonde e la Fuori dal Gregge, una italian grape ale prodotta da uve Arneis.
La Double Dog, ipa di grande carattere, e la Blanche Noise, Wit beer inserita nelle Etichette imperdibili de Slow Food Guida alle Birre d’Italia 2023, di Edit Brewing.Con il Birrificio San Michele, immerso nel verde e abbracciato dalle fonti del monte Pirchiriano, ai piedi della Sacra di San Michele, andremo a conoscere la Butterfly, una “kolshglas” di carattere, e la loro pale ale: la Carmen.
Si presuegue con la B.A.M, birra agricola di Moncalieri, nelle sue tre versioni, La Bela Biunda, una blonde lager dal colore paglierino a bassa fermentazione; la Pastorale, una pale ale ambrata ad alta fermentazione; la Traktor Ipa, una black ipa molto scura e amara.
Il viaggio continua con la birra artigianale con acqua di montagna di Soralama’: la Slurp, pils vincitrice Birra dell’anno 2023 di Unionbirrai, e la Wow una bock al tempo stesso beverina e corposa. E poi ancora il birrificio Kauss, che produce le materie prime tramite una agricoltura biologica, di cui conosceremo la doppelbock, e la helles ispirata alle tedesche ma con un profilo più luppolato.
Non solo birre artigianali ma anche grandi crafty beer internazionali, dalla Pilsner Urquell, birra ceca, prodotta dal 1842 nella città di Plzeň, nella Boemia occidentale, alla Kozel, dalla Meantime di origine londinese e alla belga Saint Benoit.
Durante Street Food & Ottobeer Fest protagonista è anche la musica: il venerdì con la serata più amata dai torinesi, Avanzi di Balera, organizzata dalla associazione FEA, il sabato una no stop dedicata ai mitici anni 80 sonorizzata dai djs di Klug, una delle realtà fondatrici di OffTopic di Torino e poi ancora la domenica dedicata al grande folk.
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