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Cronaca

Locale di Chivasso organizzava eventi pubblici senza autorizzazione

La mancanza di valutazioni circa la sicurezza espone a rischio potenziale tutti i partecipanti

Gabriele Farina

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Chivasso – La Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Torino ha appreso che in un Comune non distante da Chivasso la titolare di un ristorante organizzava il giovedì sera eventi di intrattenimento danzante in difetto di autorizzazione.

Tali serate avrebbero avuto inizio a far data dal 1 giugno u.s. e fino al 28 settembre 2023, ogni giovedì sera.

Giovedì 27 luglio, alle ore 22.30, personale dipendente della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha fatto una verifica nel locle presso il quale, come pubblicizzato su Facebook, era verosimilmente in corso un evento di pubblico spettacolo.

All’ingresso del locale è stato identificato personale addetto alla sicurezza; 2 addetti ai servizi di controllo, sprovvisti di tesserino identificativo, non risultavano iscritti negli appositi elenchi prefettizi.

Poiché si è riscontrato che in un’area appositamente allestita del locale fosse diffusa della musica da una postazione DJ nonché la presenza di numerosi avventori intenti a danzare, la titolare non è riuscita a dimostrare di essere in possesso di tale documentazione; il sopralluogo del locale ha consentito di stabilire che nel locale ci fossero circa 1650 avventori.

Al termine delle verifiche, si accertava che non vi era alcuna autorizzazione pertanto, nei giorni scorsi, la titolare è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Ivrea in stato di libertà ex artt. 681 c.p. per avere aperto trattenimenti senza aver osservato le prescrizioni dell’Autorità; inoltre, le è stata notificata la sanzione amministrativa ex art. 3 co. 7 e 13 L.94/2009 per aver impiegato addetti alla sicurezza privi dell’iscrizione prefettizia, ed ex artt. 666 C.P. e 68 TULPS per avere organizzato una sala da ballo senza licenza dell’Autorità.

Tale autorizzazione non è una mera formalità, essendo il rilascio subordinato alla verifica, da parte di una commissione tecnica, della solidità e sicurezza dell’edificio e dell’esistenza di uscite pienamente adatte a sgombrarlo prontamente nel caso di incendio.

L’autorizzazione contiene, inoltre, tutte le prescrizioni sulle misure di sicurezza da attuare, stabilendo la capienza massima consentita.

La mancanza di valutazioni circa la sicurezza, come in questo caso, espone a rischio potenziale tutti i partecipanti ai quali, in caso di pericolo, non è data garanzia dell’esistenza di misure idonee alla salvaguardia dell’incolumità personale.

Ovviamente i provvedimenti adottati in questa fase non implicano la responsabilità dell’indagato sino al definitivo accertamento di colpevolezza che avverrà con sentenza irrevocabile.

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