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Asti

Fermata ad Asti la banda che raggirava gli anziani con la truffa delle monetine

Colpivano soprattutto nei parcheggi dei supermercati

Gabriele Farina

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Asti – A gennaio del 2023, quando una cittadina astigiana si era presentata in Questura per sporgere denuncia, raccontando di aver subito il furto della propria borsa lasciata sul sedile passeggero della sua auto mentre si trovava all’interno del parcheggio del supermercato “LIDL”, sito ad Asti in corso Casale. Trascorsi alcuni minuti dal furto la vittima veniva avvisata con un messaggio che presso lo sportello bancomat, sito in piazza I Maggio, erano stati effettuati 2 prelievi dal suo conto corrente bancario.

Sin da subito i poliziotti della 3ᵃ Sezione della Squadra Mobile della Questura di Asti si sono messi sulle tracce degli autori dell’odioso reato e, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Asti, grazie ad un’articolata attività info-investigativa denominata “Latinos 2023”, riuscivano ad individuare il gruppo criminale dedito alla cosiddetta truffa delle monetine.

Il gruppo composto da due donne e da un uomo era diventato l’incubo delle persone anziane che si recavano a fare la spesa, a tal punto che alcune di esse, se non accompagnate dai parenti, vi rinunciavano.

Come agiva la banda

Il modus operandi del terzetto era quello di agganciare le vittime, di solito donne o uomini anziani o soli, nei parcheggi dei centri commerciali oppure nei pressi di negozi particolarmente importanti, prendendo di mira i clienti che avevano effettuato acquisti e che uscivano dagli esercizi commerciali con buste e confezioni. A quel punto la banda incrociava la vittima prescelta e faceva cadere a terra numerose monete, ovviamente fingendo che fossero cadute per errore e, mentre la vittima li aiutava a raccoglierle, lasciando la propria borsa incustodita, interveniva un complice che, con un’azione fulminea, si appropriava degli oggetti e si dileguava.
Il bottino era più consistente quando trovavano bancomat e cellulari; cercavano velocemente i codici di accesso delle carte sul telefono o su un’agendina, così da prelevare nei minuti successivi migliaia di euro dai conti correnti o comprare beni in negozi di grandi firme.

Grazie al quadro probatorio emerso dalle indagini effettuate dagli investigatori della Squadra Mobile, la Procura di Asti, che ha diretto le attività, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Asti, a carico dei tre autori dei fatti criminosi in parola, poiché gravemente indiziati di delitto, un’ordinanza dell’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.

I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti nei confronti di due donne in ordine ai reati di furto aggravato e indebito utilizzo di carta bancomat, una classe 88’ ed una classe ’97, mentre il terzo complice è attualmente latitante, ma su di lui pende anche un provvedimento di Mandato di Arresto Europeo, richiesto ed ottenuto dalla Procura della Repubblica di Asti.

Come difendersi

La Polizia di Stato ricorda alcune buone prassi da seguire: non appuntare mai i propri codici di sicurezza degli strumenti bancari (home banking, carte di debito/credito) in fogliettini di carta tenuti nel portafoglio o nel cellulare; se notate qualche soggetto sospetto nei pressi dei parcheggi dei supermercati, segnalatelo immediatamente al numero di emergenza 112.

Si ricorda che la fase in cui si sta operando è quella delle indagini e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo nel caso dell’emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.

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