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La Regione Piemonte stanzia altri 700 mila euro per gli Oratori di ogni fede religiosa

La Regione riconosce la funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dall’ente Parrocchia, dagli Istituti cattolici e dagli altri enti di culto riconosciuti dallo Stato

Gabriele Farina

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Pallone da calcio
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Dalla Regione Piemonte arrivano altri 700mila euro per gli Oratori, di ogni fede religiosa riconosciuta. L’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino, si concentra quindi ancora sugli Oratori, considerati come presìdi fondamentali per bambini e ragazzi: la Regione fin dal 2002 ha inteso riconoscere e promuovere, testualmente «la funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dall’ente Parrocchia, dagli Istituti cattolici e dagli altri enti di culto riconosciuti dallo Stato attraverso le attività d’oratorio, soggetto sociale ed educativo delle comunità locali, finalizzate alla promozione, all’accompagnamento ed al sostegno della crescita armonica dei minori, degli adolescenti e dei giovani, anche portatori di handicap, che vi accedano spontaneamente».

Da qui la scelta, della giunta regionale, su proposta di Caucino, che ha deciso di approvare i criteri e le modalità di riparto dei finanziamenti per il sostegno alla funzione educativa, formativa, aggregativa e sociale degli Enti di culto per la realizzazione delle attività di tipo oratoriale svolte nel periodo dal 1/12/2022 al 30/11/2023 confermando la cifra dello scorso anno, che era stata aumentata di 200mila euro rispetto al passato.

Il sostegno economico è stato fissato, come detto, in 700mila euro: i fondi verranno divisi, proporzionalmente, fra gli Enti di culto individuati sin dal 2012 con specifici protocolli d’intesa: Regione Ecclesiastica Piemonte, Assemblea di Dio in Italia, Comunità Ebraica di Torino, Chiesa Cristiana Avventista del VII giorno e Tavolo Valdese.

Per l’assessore Caucino, «questo significativo stanziamento è la testimonianza dell’attenzione della giunta al ruolo degli oratori, al gioco e allo stare insieme». «Al di là dei risvolti religiosi, infatti – prosegue Caucino – sono persuasa che che gli oratori, restino fondamentali presìdi, luoghi di aggregazione che, specie nei contesti sociali più complicati, sono in grado di offrire un essenziale supporto educativo nei confronti dei bambini e degli adolescenti, specie quando questa azione viene svolta in sinergia e collaborazione con le famiglie. Ecco perché il nostro sforzo economico è stato confermato con convinzione, nella consapevolezza che, oltre a tutto quanto detto in precedenza, gli oratori rappresentino anche un luogo sicuro di socializzazione, una fonte di valori positivi e costruttivi: proprio quello che i nostri ragazzi, di questi tempi, hanno bisogno».

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