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Iannò: per risolvere la questione anagrafe a Torino dovrò rivolgermi ad un esorcista

Gabriele Farina

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“Una volta sono gli hacker russi, un’altra volta è un meteorite che minaccia di finire sugli uffici anagrafici e infine, quasi sicuramente, c’è stata un’invasione degli alieni, fatto sta che i disservizi dell’anagrafe imperversano” ironizza Pino Iannò di Torino Libero Pensiero, che ha depositato l’ennesima interpellanza sulla questione anagrafe, dopo il blocco di ieri, causato dalla piattaforma nazionale, che ha di nuovo bloccato il servizio anagrafico già in affanno.

“Non ci resta che piangere – prosegue il Consigliere – richiedere una CIE o un semplice cambio di indirizzo è diventa una roulette russa e dopo le numerose interpellanze presentate, è cambiato poco o nulla. Le pratiche dei torinesi continuano ad essere ostaggio a causa dei ritardi anagrafici e sempre più spesso non riescono ad avere accesso ai loro diritti fondamentali e l’arretrato pare non diminuire. In questi anni ci si sta abituando a soluzioni emergenziali, soluzioni che il più delle volte aggravano ulteriormente la situazione e “giustificano” nuove misure peggiori delle precedenti in una spirale infinita”.

Così nella “nuova” interpellanza i quesiti posti sono veramente tanti e si pone soprattutto l’accento a quanto ammonta l’arretrato e quali siano le tempistiche per CIE, cambi di residenza e certificati di morte. A tal proposito il servizio carte d’identità urgenti previsto ogni giorno a partire dalle 11,30 quante pratiche è in grado di espletare? Il servizio di Anagrafe itinerante quanti cittadini soddisfa? E, infine, il famoso sportello prioritario istituito a febbraio 2022, quante richieste ha esaudito?

“Se la situazione continua a stagnare – sottolinea Iannò – sarò costretto a rivolgermi ad un esorcista, chissà riuscirà a togliere la nube funesta sui servizi anagrafici e a risolvere i problemi!”

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