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Cronaca

Lagioia: sconcertato dalla violenta aggressione verbale ai miei danni della deputata Montaruli al Salone del libro

Gabriele Farina

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Non si placa la polemica su quanto accaduto questa mattina al Salone del Libro di Torino. Vi abbiamo dato conto della protesta di un gruppo di attiviste nel corso dell’incontro con la ministra Roccella. Ma è lo stesso direttore Nicola Lagioia a raccontare che quel momento di tensione ha avuto anche altri risvolti.

La Regione Piemonte ha uno spazio, al Salone, dove gestisce la propria programmazione in autonomia. In questo spazio la Regione ha invitato a presentare il suo libro la ministra per la famiglia Eugenia Maria Roccella.
Davanti allo stand della Regione è allora cominciata una contestazione alla ministra. Sono stato chiamato a intervenire sul palco. Me lo hanno chiesto alcuni funzionari della Regione.
Quello che ho detto è molto semplice. Ho detto che in democrazia le contestazioni sono legittime purché non violente. E ho poi invitato chi contestava a dialogare con il ministro, muovendole in modo anche duro critiche a cui avrebbe potuto rispondere. Il gioco democratico tra cittadini e potere è fatto anche di dure critiche. Mi sembrava che i contestatori non accettassero questo tipo di invito (anche qui: chi contesta, purché in modo non violento, decide come contestare).
A quel punto, colpo di scena: una deputata di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli (dunque stiamo parlando di istituzioni), la quale evidentemente pretendeva che dicessi quello che voleva lei, ha cominciato ad aggredirmi verbalmente con una furia e una violenza verbale abbastanza sconcertanti: “vergogna! vergogna!”
A quel punto, pieno di imbarazzo per lei, sono sceso da un palco dove tra un po’ dovevo evitare che la deputata mi si scagliasse addosso.
NB
Leggo dai giornali on line di essere stato attaccato anche dalla ministra, oltre che dalla deputata di Fratelli d’Italia.

Come giornale esprimiamo la massima solidarietà al direttore del Salone del Libro Nicola Lagioia per quanto avvenuto e lo ringraziamo per i modi sempre pacati con cui riesce a gestire le situazioni più incresciose.

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